LECCE. «Come purtroppo temevamo, i nodi stanno venendo al pettine: pochi mesi fa, il Comune, per sottrarre la Lupiae Servizi alla spending review, e per non smentire le promesse fatte in campagna elettorale, l’ha ritenuta “insostituibile”.
Ma la storia della partecipata non sembra ancora essere terminata e gli esiti sono ancora tutti da chiarire. Eravamo rimasti, infatti, alla “puntata” in cui il sindaco, insieme al direttore Pietro Scrimieri, rassicurava Consiglio comunale, lavoratori e cittadini sulla bontà del piano industriale, sebbene quest’ultimo costasse caro ai dipendenti stessi della Lupiae, il cui orario e stipendio era stato ridotto inesorabilmente.
Mentre ci stavo incominciando a credere anch’io, ecco un’intervista shock dello stesso Scrimieri, che denuncia la carenza di liquidità della società. Mi sono letteralmente cadute le braccia.
Ora è arrivato il momento che ciascuno si assuma le proprie responsabilità: al di là dei gesti plateali e demagogici di presunte “autotassazioni”, dettate dalla “disperazione”, è bene sottolineare che le indennità di sindaco, Giunta e dirigenti sono solo state rinviate. E di certo costoro riusciranno a sbarcare il lunario anche senza di esse, al contrario dei dipendenti della Lupiae, che stavano rischiando di non vedere nemmeno 500 euro: la vera disperazione è di questi ultimi.
Bene ha fatto il consigliere Rotundo a convocare la Commissione controllo per lunedì e, anzi, lo sollecito affinché siano convocati nella stessa sede anche i revisori dei conti. Occorre fare finalmente chiarezza su una questione che sembra irrisolvibile.
I lavoratori della Lupiae, ma anche tutti i cittadini leccesi non vogliono essere più presi in giro».
Ma la storia della partecipata non sembra ancora essere terminata e gli esiti sono ancora tutti da chiarire. Eravamo rimasti, infatti, alla “puntata” in cui il sindaco, insieme al direttore Pietro Scrimieri, rassicurava Consiglio comunale, lavoratori e cittadini sulla bontà del piano industriale, sebbene quest’ultimo costasse caro ai dipendenti stessi della Lupiae, il cui orario e stipendio era stato ridotto inesorabilmente.
Mentre ci stavo incominciando a credere anch’io, ecco un’intervista shock dello stesso Scrimieri, che denuncia la carenza di liquidità della società. Mi sono letteralmente cadute le braccia.
Ora è arrivato il momento che ciascuno si assuma le proprie responsabilità: al di là dei gesti plateali e demagogici di presunte “autotassazioni”, dettate dalla “disperazione”, è bene sottolineare che le indennità di sindaco, Giunta e dirigenti sono solo state rinviate. E di certo costoro riusciranno a sbarcare il lunario anche senza di esse, al contrario dei dipendenti della Lupiae, che stavano rischiando di non vedere nemmeno 500 euro: la vera disperazione è di questi ultimi.
Bene ha fatto il consigliere Rotundo a convocare la Commissione controllo per lunedì e, anzi, lo sollecito affinché siano convocati nella stessa sede anche i revisori dei conti. Occorre fare finalmente chiarezza su una questione che sembra irrisolvibile.
I lavoratori della Lupiae, ma anche tutti i cittadini leccesi non vogliono essere più presi in giro».
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