ROMA. Non ci sara' alcun compromesso con il Pd, e alle presidenze delle Camere votiamo i nostri uomini: M5s renderà noto entro le 19 quali saranno i loro nomi per gli scranni piu' alti di Camera e Senato, ed intanto non lascia molti spiragli al dialogo. Soprattutto a Silvio Berlusconi, nei confronti del quale si preannuncia linea durissima.
Giornata al momento ancora interlocutoria, siamo ai primi contatti tra i pontieri delle varie forze politiche. Pero' Roberta Lombardi e Vito Crimi, i capigruppo designati alla Camera e al Senato, confermano che per le presidenze di Camera e Senato il Movimento 5 Stelle puntera' su propri candidati. Crimi spiega la procedura interna per individuare il candidato, una sorta di "doppio turno", come lo definisce lui stesso nel video congiunto diffuso in Rete, articolato cosi': "Ci riuniremo al Senato e voteremo un nostro candidato presidente, a voto palese, e poi dopo avere 'graticolati' - cioe' sottoposti al fuoco di fila di domande per testarne doti e preparazione - quelli che hanno piu' voti, ne sceglieremo uno e quello sara' il nostro candidato fino alla fine". Anche Roberta Lombardi conferma la medesima procedura: "Anche noi avremo un candidato nostro per la presidenza della Camera, anche noi abbiamo individuato una rosa di nomi e faremo la nostra scelta".
Intanto comincia al Senato la riunione tra i 'pontieri' Pd, Luigi Zanda, Davide Zoggia e Rosa Villecco Calipari e la delegazione della Lega: Roberto Calderoli, Gorgetti e Bitonci. Si tratta della settima consultazione della 'troika' incaricata dal segretario Pd, Pier Luigi Bersani, di ricercare una intesa, il piu' ampia possibile, per arrivare ad eleggere in tempo utile i presidenti di Camera e Senato. Nei giorni scorsi, i senatori democratici avevano visto il movimento Cinque Stelle, gli esponenti del Pdl, i centristi della Lista Monti e i rappresentanti di Fratelli D'Italia.
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