Megablitz contro clan casertano: 41 arresti. Anche a Lecce
CASERTA. Importante operazione anticamorra dei carabinieri contro il clan Amato di Santa Maria Capua Vetere (Caserta): eseguiti 41 arresti tra le province di Caserta, Crotone, Avellino, Lecce, Benevento e Salerno.
Sono numerose le accuse contestate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, tra cui figurano tentato omicidio, estorsione, danneggiamento, incendi dolosi, usura, falsità ideologica e materiale, illecita concorrenza, truffa allo Stato e porto illecito di armi ed esplosivi.
LE INDAGINI - L'attivita' d'indagine, condotta dai militari dell'aliquota operativa della compagnia dei carabinieri di Santa Maria Capua Vetere coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha portato all'esecuzione di 41 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone.
Le quarantuno persone finite al centro dell'indagine avrebbero partecipato ad un'organizzazione per delinquere di stampo mafioso che, per alimentare gli interessi del clan, hanno commesso negli ultimi anni vari reati come due tentati omicidi, estorsioni, danneggiamenti, incendi dolosi, violenza e minaccia al fine di far commettere un reato, usura, falsita' ideologica e materiale, favoreggiamento personale, illecita concorrenza con violenza e minaccia, truffa ai monopoli dello Stato, riciclaggio, ricettazione e detenzione e porto illecito di armi ed esplosivi.
Sono numerose le accuse contestate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, tra cui figurano tentato omicidio, estorsione, danneggiamento, incendi dolosi, usura, falsità ideologica e materiale, illecita concorrenza, truffa allo Stato e porto illecito di armi ed esplosivi.
LE INDAGINI - L'attivita' d'indagine, condotta dai militari dell'aliquota operativa della compagnia dei carabinieri di Santa Maria Capua Vetere coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha portato all'esecuzione di 41 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone.
Le quarantuno persone finite al centro dell'indagine avrebbero partecipato ad un'organizzazione per delinquere di stampo mafioso che, per alimentare gli interessi del clan, hanno commesso negli ultimi anni vari reati come due tentati omicidi, estorsioni, danneggiamenti, incendi dolosi, violenza e minaccia al fine di far commettere un reato, usura, falsita' ideologica e materiale, favoreggiamento personale, illecita concorrenza con violenza e minaccia, truffa ai monopoli dello Stato, riciclaggio, ricettazione e detenzione e porto illecito di armi ed esplosivi.
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CRONACA