BARI. I Consiglieri regionali PdL Saverio Congedo e Giandiego Gatta, delegati dal gruppo a svolgere il primo turno di presenza nell'Aula consiliare occupata, hanno diffuso la seguente nota:
“E’ ormai intollerabile l’abuso dell’istituzione Regione Puglia da parte di un Governatore che continua a trattarla come un mero strumento delle strategie proprie e del suo Partito, tenendola in stato di permanente precarietà pur in presenza di una pesante crisi economica e sociale.
Di fronte a questa situazione l’occupazione dell’Aula consiliare da parte del nostro Gruppo è un atto doveroso di difesa della dignità dell’Istituzione e di rivendicazione del primato degli interessi dei cittadini che rappresenta.
Se si considera poi che la Regione è bloccata da mesi e che, ciononostante, è stata inopinatamente rinviata la seduta di oggi del Consiglio regionale solo perché domani ci sarebbe una riunione di SEL, partito del Governatore, il quadro di un’inquietante subordinazione dell’Istituzione ai giochi partitici è completo.
Con questo gesto i Consiglieri di centro-destra danno un primo riscontro a quella maggioranza dei Pugliesi che ha sfiduciato Vendola e sconfessato il ‘modello-Puglia’ che si voleva esportare in tutta Italia come esempio del più immaginario dei buongoverni. Noi ci siamo”.
"REGIONE NON PENALIZZI IMPRESE PUGLIESE" - "Il 10 gennaio scorso la Regione Puglia ha pubblicato sul BUR il bando a favore delle PMI del commercio con cui l’amministrazione regionale intende promuovere ed incentivare le imprese commerciali pugliesi attraverso la concessione di contributi in conto capitale.
È una iniziativa meritoria, in quanto mira a riqualificare e rivitalizzare il sistema distributivo regionale con particolare riferimento ai centri storici e alle zone urbane a tradizionale vocazione commerciale; penso alla Borgo umbertino di Taranto le cui imprese commerciali da anni lanciano accorati appelli alle istituzioni, come a quelle di tanti centri storici dei comuni tarantini, tutte messe in ginocchio dalla concorrenza della grande distribuzione.
Obiettivo del bando è anche favorire lo sviluppo e l’innovazione di queste imprese attraverso incentivi alle e-commerce, nonché valorizzare i mercati su aree pubbliche quali centri commerciali naturali ed il recupero dei mercati rionali e delle aree attrezzate per lo svolgimento di attività commerciali, come quello dei Tamburi dove si è aperta una voragine.
Le piccole e medie imprese commerciali interessate a partecipare al bando devono presentare l’istanza solo attraverso la piattaforma on line del portale regionale e, tra i requisiti richiesti pena la non ammissibilità, devono possedere la firma elettronica digitale, in corso di validità, del legale rappresentante o del suo procuratore, che viene resa dalla Camera di Commercio.
E qui casca l’asino: dal 1° marzo, infatti, sul sito della Camera di Commercio di Taranto è presente un avviso “si informa la gentile utenza che l’emissione di dispositivi CNS (smartcard e token USB) è temporaneamente sospesa per problematiche di approvvigionamento a livello nazionale e riprenderà presumibilmente da giovedì 7 marzo. Seguiranno aggiornamenti”. Presumibilmente…
In pratica le imprese commerciali tarantine che non avevano ancora la “firma elettronica digitale” fino a venerdì scorso, fino a quando non potranno riceverla dalla Camera di Commercio non potranno partecipare al bando regionale, i cui termini sono stati aperti proprio il 1° marzo scorso e si chiuderanno il 4 aprile prossimo.
Il dramma è che i finanziamenti saranno assegnati dalla Regione Puglia proprio sulla base dell’ordine cronologico (data ed ora) di presentazione delle domande stesse e fino ad esaurimento delle risorse disponibili, a tal fine farà fede la ricevuta di trasmissione elettronica a mezzo PEC del modulo di presentazione domanda che riporta la data e l’ora di inoltro.
Una problematica tecnica, quella che riguarda le imprese jniche, potenzialmente penalizzante per le imprese tarantine, che non possono ricevere la smart card elettronica, rispetto a quelle delle altre cinque provincie pugliesi.
Per questo chiedo che la Regione Puglia di sospendere la validità della finestra temporale prevista originariamente dal bando (1° marzo/4 aprile) per la presentazione delle istanze di partecipazione, per riattivarne una nuova non appena la problematica tecnica sarà cessata".