Porto Miggiano, lavori bloccati: area sotto sequestro
Alessio Amato. Quella di oggi è stata una giornata importantissima nell'ambito della convulsa e controversa vicenda riguardante Porto Miggiano, piccola baia dall'aspetto paradisiaco alle porte di Santa Cesarea Terme, situata lungo la costa orientale che va da Otranto a Leuca. Da diversi anni nella zona è scoppiata la polemica, poiché le istituzioni locali avevano approvato un progetto di restauro e messa in sicurezza della falesia nella zona del piccolo porto. Un progetto che sin dall'inizio puzzava di bruciato, ed aveva scatenato le ire di residenti, turisti e gruppi ambientalisti.
Questa mattina, dopo anni di battaglie per la tutela del sito, è scattato il sequestro dell'area dove si stanno svolgendo i lavori, con il conseguente blocco degli stessi e soprattutto l'iscrizione nel registro degli indagati di alcuni politici, in modo particolare di tre componenti dell'amministrazione comunale di Santa Cesare Terme, in aggiunta al titolare della ditta appaltante. Gli inquirenti affermano che ci sia la possibilità che i lavori siano stati approvati, ed in parte effettuati, non per l'effettiva messa in sicurezza e salvaguardia del posto, ma al contrario per consentire l'insediamento di siti balneari privati e villaggi turistici, come già accaduto. L'operazione è stata realizzata dalla Guardia Forestale, mentre l'indagine è condotta dal pm Elsa Valeria Mignone.
L'intera comunità si è detta speranzosa sulla vicenda, ed ha espresso sui Social Network il proprio completo appoggio alla titolare dell'indagine al fine di evitare l'ennesimo abuso al territorio salentino, come sta accadendo in altre zone nel territorio, dove politici e privati non si fanno scrupoli nell'eliminare la natura per far spazio a catrame e cemento. Si spera che questa telenovela, che rischiava sempre più di assumere contorni tragici sotto il profilo naturalistico, possa giungere al lieto fine che corrisponde alla salvaguardia e alla tutela della zona di Porto Miggiano.
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