Questa sera nella Biblioteca Comunale l'UniTre presenta il libro "Fave e favelle"


OSTUNI (BR). Proseguono gli eventi culturali nella Città Bianca: questa sera, con inizio alle ore 17:30 presso l’Auditorium “Giovanni Semerano” della Biblioteca Comunale, si terrà il consueto incontro settimanale organizzato dalla Università delle Tre Età dedicato alla presentazione del libro scritto da Domenico Nardone, Nunzia Di Tonno e Santina Lamusta intitolato “Fave e favelle – Le piante della Puglia nelle voci dialettali in uso e di tradizione“. Relatore della serata sarà il professor Mario Spedicato della Università del Salento.

“L’incontro" ha dichiarato il presidente dell’UNITRE professor Lorenzo Cirasino "è particolarmente utile e interessante non solo per conoscere meglio il meraviglioso mondo naturale ma per apprezzare ancora di più la storia del nostro territorio e salvaguardare un passato remoto e recente che rischia di essere cancellato. Si tratta di un viaggio attraverso il Salento dei paesaggi agrari, delle serre e dei boschi indagati per conoscere e descrivere tanto la flora spontanea che quella coltivata illustrate con schede ricche e articolate che vanno dalla terminologia scientifica a quelle dialettali con aforismi e modi di dire. La straordinaria ricchezza botanica della terra circondata dal mare, cioè il Salento, è stata racchiusa in un prezioso libro, un importante contributo alla conoscenza del patrimonio botanico delle piante della Puglia peninsulare frutto di anni di studi, da tre specialisti di etnobotanica Nunzia Ditonno, Domenico Nardone e Santina Lamusta. Un lavoro rigorosamente scientifico ma nello stesso tempo di recupero di elementi della cultura tradizionale oggi quasi del tutto scomparsi. Una pubblicazione che nasce con il proposito coniugare la ricerca scientifica sulle piante del Salento con altri elementi culturali riguardanti le voci dialettali in uso e di tradizione, gli aforismi, i modi di dire e persino i farmaci e i cosmetici ricavati dalle piante esaminate, “Fave e favelle” è dunque una vera e propria summa di conoscenze rurali che si sono sedimentate nella secolare cultura contadina del territorio".

Per quanto riguarda il libro, è strutturato in tre parti. La prima contiene un dizionario delle voci dialettali delle piante ed espressioni attinenti. Nella seconda parte ben 621 schede etnico-botaniche, disposte in ordine alfabetico, che contengono una descrizione scientifica della pianta, le sue virtù terapeutiche, annotazioni storiche, le diverse denominazioni dialettali, le tradizioni popolari, aforismi e modi di dire. La terza parte contiene una tabella sinottica delle proprietà e degli usi di tutte le piante censite, da quelle coltivate a quelle spontanee della macchia mediterranea.


Daniele Martini