Recensione: Upside Down (2012) di Juan Diego Solanas

BARI. Guardate verso il cielo e preparatevi a sgranare gli occhi: città, foreste e oceani, capovolti sopra le vostre teste. Due mondi tanto vicini, quanto irraggiungibili e ai cui abitanti è  proibito interagire. Adam (Jim Sturgess) appartiene al mondo di sotto, Eden (Kirsten Dunst) a quello di sopra. Il loro errore sarà quello di innamorarsi rischiando di incrinare per sempre le leggi dell’universo. Eden è una giovane ragazza che vive nel mondo di sopra, ricco e prosperoso, collegato a quello di sotto unicamente attraverso la società Trans World, dove lei lavora. Eden ha un segreto: è innamorata di Adam. L’unico inconveniente è che il ragazzo appartiene al mondo di sotto e un rapporto tra i due è severamente vietato. Adam è un ragazzo che vive nel mondo di sotto, povero e degradato, ai cui abitanti è severamente proibito accedere al mondo di sopra. Ha perso i suoi genitori da piccolo e da quel momento sono davvero poche le persone che gli sono vicino. Un giorno Adam conosce Eden e se ne innamora perdutamente. Presto riuscirà a farsi assumere al Trans World, dove lavora la ragazza, con il solo scopo di ritrovarla.

RECENSIONE A CURA DI ANDREA RENZULLI:

L'idea di partenza di UPSIDE DOWN è geniale ed originale, peccato che lo svolgimento della storia si và pian piano ingarbugliando, non rendendo la trama fluida.

Scenografia, colonna sonora e i due protagonisti sono il punto di forza del film..ma purtroppo la sceneggiatura appare piuttosto debole, arrivando ad un finale un pò banale e poco soddisfaciente, questo film purtroppo nonostante sulla carta sembrava un giusto mix tra ROMEO & GIULIETTA ed INCEPTION risulta solo un'operazione riuscita a metà.


UPSIDE DOWN (2012) di Juan Diego Solanas

Con: Jim Sturgess; Neil Napier; Kristen Dunst



VOTO: 6

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