Sanità, Pdl al Policlinico: quadro non ci rassicura. Vendola prenda atto del fallimento


BARI. “Oggi abbiamo avuto l’ennesima  conferma che nella nostra regione il sistema sanitario fallisce il suo compito e non certo per demerito degli operatori che ogni giorno devono scontrarsi con elementi oggettivi di difficoltà strutturali, tecniche, operative, organiche e burocratiche, ma per l’assenza, colpevole, reiterata e irresponsabile di una governance del sistema da parte della giunta Vendola ormai da otto anni impegnata a sbandierare risultati che non esistono. Perché quando non si può prenotare un esame salvavita come una scintigrafia ossea, si arriva a dover attendere un anno per l’applicazione di un semplice holter, peraltro in un paziente affetto da patologia tumorale  - e sono solo alcuni degli esempi emblematici di una organizzazione inefficiente che le inchieste dei media stanno portando giustamente alla ribalta della cronaca –  e quando le interpretazione e le interlocuzioni tra gli apparati e tra questi e i cittadini/utenti risultano insufficienti, per certi versi divergenti e inadeguate, crediamo  che non vi sia più prova provata di questa per rappresentare una verità inconfutabile: oggi la sanità pugliese è il Grande Malato di questa regione perché è stata trasformata da Vendola e dalla sua maggioranza in un bancomat elettorale per coagulare consenso politico e usata come cavallo di Troia di una campagna propagandistica violenta e ingannevole contro il centrodestra di Fitto.
Vendola prenda atto e anche velocemente - perché la Puglia e i pugliesi non possono più attendere che le sue narrazioni trovino riscontro nei fatti - del totale fallimento. Di fronte ai bisogni reali delle persone, di fronte a un malato di tumore che deve effettuare controlli più approfonditi e ciclici in tempi brevi per evidenti motivi, di fronte alla necessità di usare strumenti utili alla prevenzione, alla diagnosi, alla cura e all’assistenza, non si può rispondere con la retorica o col governo a mezzo servizio, con un piede in Puglia e la testa a Roma, perché Sel non perda strapuntini.
Occorre presenza reale e feconda, che realizzi interventi pianificati per offrire alternative non punitive ma agevoli per i cittadini, attraverso servizi territoriali che garantiscano qualità ed efficienza. Non vi è niente di tutto questo nella realtà dei fatti, ma solo faziosità, clientele e sprechi che, insieme a tagli incomprensibili e interventi schizofrenici, il governo Vendola ha portato in trionfo regalando ai cittadini una eterna Terra Promessa.
Noi assumeremo tutte le iniziative possibili in ambito parlamentare e locale perché non si può tollerare che a pagare il costo altissimo dell’arroganza e della inefficienza della sinistra siano i cittadini e gli operatori stessi, feriti anch’essi nella propria professionalità”.
E’ quanto dichiara in una nota il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, coordinatore cittadino del PdL Grande Città di Bari e segretario della Commissione Sanità del Senato che questa mattina, insieme al vice coordinatore regionale, on. Antonio Distaso, al consigliere regionale Ignazio Zullo e al coordinatore delle opposizioni al Comune di Bari, Ninni Cea hanno incontrato il direttore generale dell’Azienda Policlinico di Bari, Vitangelo Dattoli.

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