BARI. ''Accelerare l'iter di riforma della legge elettorale affinché l'Aula possa affrontarne i contenuti già entro la fine di aprile, portando così a compimento quel percorso rinnovamento che deve tener conto della parità di genere e della rappresentatività di tutti i territori nella composizione del Consiglio regionale''. Lo sottolinea il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Pino Romano, rimarcando la necessità di ''recepire presto le modifiche contenute nella legge popolare e presentate dal comitato promotore del '50 e 50': è infatti doveroso - precisa Romano - tenere conto della domanda che proviene da oltre 30mila pugliesi''.
Il Partito democratico - ricorda il capogruppo Pd - dall'avvio della legislatura ha presentato le proprie proposte per il contenimento dei costi della politica, la riduzione del numero dei consiglieri e il riequilibrio di genere. Un cammino condiviso dall'Aula che ha già provveduto a ridurre da 70 a 50 il numero dei suoi componenti, ma che ora dev'essere perfezionato introducendo la doppia preferenza che obbliga all’alternanza di genere, e liste elettorali composte al 50% da uomini e al 50% da donne''.
''Inoltre - aggiunge Romano - dovremo mettere a punto norme che ci permettano di comporre un’Assemblea legislativa equamente rappresentativa dell’intero territorio pugliese e delle sue articolazioni politiche, e che allo stesso tempo sia capace di rendere più agili e snelli i lavori consiliari".
''Per questo - conclude Romano - auspichiamo che la riforma della legge elettorale torni presto nelle Commissioni e in poche settimane nuovamente all'attenzione dell'Assise regionale''.
"SANITA', POLEMICHE STUCCHEVOLI" - Per il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Pino Romano, "è stucchevole la polemica del capogruppo Pdl, Rocco Palese, il cui partito farebbe bene ad assumere in Aula un comportamento meno consociativo e più orientato a cambiare realmente le cose".
"La reazione a quelle che Palese stesso definisce indiscrezioni giornalistiche, non suffragate da alcun approfondimento concreto con il management, ci sembra davvero eccessiva", commenta Romano.
"Piuttosto - precisa il capogruppo Pd - sarebbe bene ricordare che la Puglia paga ancora le conseguenze, che sono sotto gli occhi di tutti i pugliesi, di un Piano di rientro figlio dell'intervento punitivo del governo Berlusconi e del suo ministro Tremonti".
"Detto questo - conclude Romano - non neghiamo la necessità di rimettere ordine ad alcune cose nel nostro sistema sanitario. Ed è proprio quello che siamo impegnati a fare in questa fase, sia correggendo le cose che non vanno nell'offerta ospedaliera, sia facendo ripartire la medicina territoriale".
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