La mamma di Sarah Scazzi Concetta Serrano |
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L'avvocato ha parlato di "gelo interiore degli imputati, dei familiari e di molti testimoni". Quindi ha definito Michele Misseri "il becchino di Avetrana: ha abbandonato Sarah nel pozzo come un frigorifero che non funziona piu'. Questo e' qualcosa di piu' di un processo indiziario". L'intercettazione in carcere, quando Michele Misseri chiede all'altra figlia Valentina: 'cosa sta nascondendo Sabrina? Che parlasse", secondo l'avvocato Gentile "basterebbe alla condanna".
Per il legale della famiglia Scazzi "le prove vengono dagli stessi imputati non tanto dagli altri testimoni. Siete voi che vi contraddite - ha affermato l'avvocato Gentile, rivolgendosi ai tre imputati, Sabrina Misseri, Cosima Serrano e Michele Misseri - alzatevi e dite la verita'". Ma poi "ci sono due confessioni extragiudiziali", ha ricordato l'avvocato, e cioe' le parole dette da Sabrina Misseri all'amica Anna Pisano' la sera del ritrovamento del cadavere, il 6 ottobre del 2010, e il soliloquio di Michele Misseri poche ore prima dell'interrogatorio durante il quale fece la sua prima confessione.
Seondo l'avvocato gentile come ha detto il pubblico ministero Mariano Buccoliero, "Sarah Scazzi e'stata massacrata ed e' un massacro peggiore per le condotte successive al delitto che denotano un metodo mafioso, da 416 bis".
"Sarah non doveva essere solo uccisa - ha spiegato - ma doveva sparire ed essere annientata. Non doveva esistere piu'. Doveva diventare uno di quei tanti volti che fanno parte dell'esercito di scomparsi. E' stata messa sotto terra e gettata nel pozzo nuda. Lo dice Michele Misseri qual'e' stata la ragione di questa scelta: 'l'ho spogliata perche' i vestiti non si squagliano'. La realta' e' che Sarah doveva sparire".
Ma ci sono accuse anche per Ivano, il pasticcere avetranese conteso tra Sabrina e Sarah. L'avvocato Pasquale Corleto, legale di parte civile del Comune di Avetrana, intervenendo all'udienza odierna del processo, ha definito il testimone Ivano Russo, "insieme ad altri, gigante del turpiloquio, del falso e del depistaggio".
"Questi testimoni, parlano fuori dall'aula, magari nelle interviste, ma quando devono dire qualcosa di concreto, si rifugiano dietro i 'non ricordo'", aggiunge.
Quindi l'avvocato Corleto ha sottolineato che "Michele Misseri non e' un delinquente". E' un personaggio che "fa tenerezza" poiche' "e' combattuto" tra il bene che vuole alla figlia e quello per la nipote ed e' "avvinto dal rimorso. Alla fine vince questa lotta disperata".