BARI. “Le giustificazioni del direttore generale del policlinico di Bari, Vitangelo Dattoli, dopo la denuncia della Gazzetta del Mezzogiorno sulla situazione assurda in cui è ridotta la sanità in Puglia (dover aspettare un anno per potersi sottoporre all’holter pressorio di 24 ore, e sei mesi per un elettrocardiogramma dinamico, a 81 anni e con il codice di malato oncologico), non convincono affatto. Sappiamo benissimo che il policlinico di Bari lavora a pieno ritmo per assicurare la ‘copertura’ necessaria al territorio. E sappiamo benissimo che tutto avviene al costo di altissimi sacrifici da parte del personale medico, paramedico e infermieristico". Così in una nota il vicecapogruppo del Pdl Massimo Cassano.
"Resta però - aggiunge Cassano - il dramma di liste di attesa insopportabili, di un sistema di cup net che funziona a singhiozzo, e degli enormi disagi cui vengono sottoposti ammalati che spesso soffrono di gravi patologie.
Più che di una difesa d'ufficio dell'operato del ‘suo’ ospedale, da Dattoli ci saremmo aspettati proposte concerete per porre rimedio a quanto quotidianamente avviene nella nostra sanità.
Ben consapevoli però che in tal caso sarebbe elevatissimo il rischio di ‘disturbare i manovratori’ di un assurdo piano di riordino che di fatto ha privato i pugliesi della fondamentale riorganizzazione dell’offerta sanitaria.
Chiusi i piccoli centri, cancellati con un colpo di spugna tutti i (pur sempre annunciati) presidi del territorio, dai punti di primo soccorso, alle Case della salute, ai poliambulatori, luoghi che in Paese civile dovrebbero essere deputati a questi controlli di routine per ammalati cronici e per gli anziani, sta crollando di conseguenza anche il ‘sistema ospedali”, conclude Cassano.