BARI. “Se ne facciano tutti quanti una ragione. Resterò ben saldo al timone della Puglia fin quando non riterrò conclusa la legislatura”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola risponde ai Presidenti delle province pugliesi che questa mattina hanno incontrato i giornalisti. “Non ho alcuna intenzione - ha proseguito Vendola - di abbandonare la Puglia, una regione che, rammento ai miei smemorati colleghi che invece di governare si divertono a distribuire documenti, siamo riusciti a trasformare radicalmente in questi anni di governo regalandole indicatori economici importanti in un periodo buio e tempestoso come questo che stiamo vivendo. Oggi, alla vigilia di una crisi ancora più drammatica e dai toni sempre più foschi, continuare a giocare strumentalmente sul futuro della Puglia è davvero scandaloso. Ripeto, io resto in Puglia e non vi è alcuna incertezza al riguardo”.
Per quanto riguarda infine il tema del riordino delle province, il Presidente Vendola ha detto che “la posizione della Regione è sempre stata molto chiara”.
“La Regione Puglia – ha sottolineato Vendola - ha espresso più volte un marcato disaccordo in merito all'approccio del governo Monti su questo tema che, come è sotto gli occhi di tutti, ha provocato solamente un gran pasticcio naufragato malamente”. Per Vendola, le Province andrebbero abolite.
“Speriamo nel nuovo Parlamento – ha concluso il Presidente – ma nel frattempo, le Province pugliesi farebbero bene ad occuparsi della gestione delle competenze loro ancora spettanti. Una su tutte. Il funzionamento dei centri territoriali per l'impiego. In particolare, se ne dovrebbe occupare la Provincia di Bari, territorio nel quale registriamo disservizi gravi che potrebbero mettere in crisi il nuovo Piano regionale sugli ammortizzatori in deroga”.
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