BARI. “Sarà un corpo a corpo tra la politica e la povertà, questo sarà il tema degli ultimi due anni di governo. Stiamo vivendo una fase nuova, abbiamo la necessità di rendere più efficace la nostra azione”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola presentando a Bari questa mattina ai giornalisti “un rimpasto abbastanza corposo” del governo regionale con 12 assessori anziché 14 (in allegato il decreto di nomina).
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“Abbiamo detto che dovevamo concentrarci sulla costruzione di un governo che avesse caratteristiche particolari – ha spiegato Vendola - un governo che combattesse la povertà e la paura perché questi sono i problemi che vivono le famiglie in Puglia, come in tutta Italia, Questa guerra ha bisogno di essere combattuta prima di tutto dalle istituzioni, dal governo regionale. Io ho fatto le mie scelte, ho chiesto a chi ha lavorato bene di lasciare il posto da combattimento e ho chiesto a energie nuove di venire a rappresentare un punto di riferimento per dare speranza e prospettive e per fare scelte urgenti di cambiamento e di difesa della Puglia”.
Secondo il Presidente “un rimpasto è un fatto politico ma è anche un fatto che contiene elementi di relazione umana”. “Si condivide con diverse persone un’avventura appassionante e difficile – ha proseguito Vendola - poi, queste persone, non perché abbiano demeriti, ma per esigenze politiche generali, sono chiamate a svolgere altrove il proprio impegno. Ecco dal punto di vista personale è il potere che avrei voluto non avere quello, di interferire nella vita degl ialtri. E comunque vorrei poter dire, a tutti coloro che sono stati impegnati in Giunta (assessori Attolini, Amati, Campese, Dentamaro, Fratoianni, Stefàno, Pelillo ndr), un sincero grazie sperando di poter godere del loro suggerimento e del loro arricchimento anche da collocazioni diverse”.
Di tutt'altro parere il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese. "Altro che Giunta di combattimento come prometteva giorni fa il Presidente Vendola, questa nuova squadra denota tutta la debolezza politica di un progetto di Governo completamente fallito e che quindi ha bisogno di innesti da parte di Monti, della Cgil e chi piú ne ha piú ne metta. Nessuna attenzione per i problemi reali della Puglia perché mettere alla guida di assessorati importanti chi fino a ieri faceva tutt'altro, significa paralizzare la macchina regionale e gli accorpamenti, cosí come decisi oggi, andranno ad aggravare ulteriormente una situazione già allo sfascio.
Per non dire poi dei cambi di deleghe e di casacche e della incapacità politica di portare già oggi la Giunta a 10 con un massimo di due esterni come il Presidente aveva promesso e come su nostra proposta tutto il Consiglio ha deciso che sarà dalla prossima legislatura. Questo rimpasto non tiene in nessuna considerazione l'interesse dei pugliesi e al neo assessore Di Gioia che fino ad un mese fa, insieme a noi, si batteva contro le tasse regionali di Vendola, chiediamo: da assessore al Bilancio azzererà i 280 milioni di tasse regionali in vigore nel 2013 o si adeguerà alla sua nuova 'fede' politica?".
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