68° Anniversario della Liberazione, cerimonia a Sacrario Militare Caduti d'Oltremare di Bari


BARI - Stamani si è tenuta presso il Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare di Bari la cerimonia per il 68° Anniversario della Liberazione.

Alla cerimonia, promossa dal Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (A.N.P.I.) Comitato Provinciale, Giorgio Salamanna e coordinata dal Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea (C.S.A.M./3ªR.A), hanno presenziato il Prefetto della Provincia di Bari, Mario Tafaro, il Generale di Squadra Aerea Mario Renzo Ottone, comandante del C.S.A.M./3ªR.A. e del Presidio Militare di Bari, il Presidente del Consiglio Regionale, Onofrio Introna e l’Assessore al Comune di Bari Filippo Barattolo in rappresentanza del Sindaco di Bari.

Dopo la resa degli onori ai Caduti di un picchetto Interforze formato da militari dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica Militare, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dalla Fanfara del Comando Scuole A.M./3ªRegione Aerea, le Autorità sopracitate hanno provveduto alla deposizione delle relative corone.

Presenti i Gonfaloni della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Bari con i labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

Il Presidente Salamanna, dopo aver ricordato il significato del 25 Aprile che segnò per l’Italia non solo la fine della guerra ma soprattutto la conquista della libertà dall’oppressione nazifascista, ha testimoniato l’importanza del Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare di Bari ove sono custoditi i resti dei militari italiani caduti tra i due conflitti nell’area mediterranea assieme ai resti dei caduti che dopo l’8 settembre furono massacrati dai nazisti a Cefalonia, a Corfù, a Lero, a Rodi, in Grecia, Albania e Jugoslavia.

E’ luogo di una delle testimonianze più alte della lotta di liberazione nazionale.

Con voce rotta dalla commozione, il Presidente Salamanna ha ricordato i combattenti alleati polacchi, inglesi, americani e jugoslavi che riposano nei cimiteri di Bari-Carbonara, Casamassima e Barletta, nonchè le migliaia di soldati pugliesi che nei reparti del nuovo Esercito, sostenuti dalla popolazione, combatterono sulla linea gotica impedendo la distruzione di porti, aeroporti, ferrovie ed acquedotti.

Il Presidente dell’ A.N.P.I. ha concluso il suo intervento ricordando le parole di uno dei padri della Costituzione Piero Calamandrei :“dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani col pensiero, perchè lì è nata la nostra Costituzione”.

La Cerimonia quest’anno ha visto la presenza di una rappresentanza di studenti del Liceo Classico “Socrate” di Bari, i quali hanno letto quattro lettere di alcuni condannati a morte della Resistenza.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto