di Redazione.
La studentessa americana Amanda Knox è libera da un anno e mezzo, ma quei momenti duri passati in carcere, sono ancora una cicatrice indelebile.
La studentessa americana, 25 anni, assolta il 3 ottobre 2011 per il delitto di Meredith Kercher, parla per la prima volta in un’intervista esclusiva a People, nel numero che uscirà negli Stati Uniti il prossimo 26 aprile, e racconta del suo arrivo a Perugia, fino al delitto della sua coinquilina nella notte fra l’1 e il 2 novembre 2007, per il quale è rimasta in galera 4 anni con l’accusa di omicidio assieme al fidanzato di allora, Raffaele Sollecito.
''Quando Meredith è stata uccisa a mi hanno arrestata, è stato uno choc - ha raccontato. Ero paralizzata, tutto è crollato.
È successo tutto all’improvviso e da un giorno all’altro mi sono sentita sopraffatta da un senso di disperazione e impotenza. Avevo paura persino di sperare», dice Amanda. «Al punto che il mio cuore batteva all’impazzata e non mi faceva muovere finché non riuscivo a calmarmi con il respiro''.
Dopo l’assoluzione, Amanda è tornata a casa dalla sua famiglia, dove ha ripreso gli studi e sta frequentando un nuovo ragazzo, ma la sentenza della Corte di Cassazione dello scorso marzo ha annullato la decisione della Corte di Appello di Perugia e ora il processo è tutto da rifare. Si ricomincia! Nel frattempo il 30 aprile, arriverà nelle librerie, il memoriale ella Knox, ''Waiting to Be Heard'', pubblicato da HarperCollins. C'e già chi dice che diventerà un best–seller!