ROMA - Giuliano Amato ha risposto con due secchi "no" alle domande dei cronisti sulla possibilità che, se fosse lui a guidare il prossimo governo, possano essere adottati provvedimenti che riguardino una patrimoniale sulle famiglie e il prelievo forzoso dai conti correnti bancari.
"Chiamarmi presidente? Sono stato presidente del Consiglio e per le regole italiane c'é un 'semel semper', mi chiamano sempre presidente. Io però preferisco pensare che sia per il tennis club di Orbetello, che presiedo da tempo". Ha affermato Amato, presidente della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, rispondendo alle domande dei cronisti su un suo possibile incarico di premier. Ai giornalisti che gli chiedevano se avesse sentito Napolitano nelle scorse ore, Amato ha detto: "Nessuno mi ha telefonato".
MARONI, AMATO? NOSTRO NO NON E' NEGOZIABILE - "Il no della Lega al trapassato remoto della politica italiana è netto e non negoziabile". Così su Twitter Roberto Maroni commenta un articolo del quotidiano 'Libero', di cui inserisce un link, a proposito della possibilità che sia Giuliano Amato l'incaricato di formare il nuovo Governo.
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