Andria, pomeriggio stregato al Degli Ulivi: Paganese corsara, la sosta per rinascere

Luca Losito. Il paradosso è che dopo un risultato così  negativo come una sconfitta interna a 4 giornate dal termine, poco o nulla è cambiato e la salvezza diretta è ancora in ballo. Tutto ciò, però, non fa che accrescere i rimpianti per l'occasione mancata contro una Paganese neanche troppo brillante. L'Andria si ferma alla traversa colpita in avvio, non riesce a sfondare dopo il colpo dell'ex Caturano e affonda inesorabilmente. Ora, la sosta servirà per riordinare le idee, in vista del tostissimo trittico di partite che chiuderà la regular season.

Partono forte gli azzurri, che iniziano con un bel tris la collezione di corner che a fine gara conterà addirittura 18 tiri dalla bandierina, tutti o quasi respinti dalla difesa campana senza affanno, un dato che deve far riflettere sulla scarsa capacità di sfruttare le palle inattive da parte degli andriesi. La pressione andriese produce il primo brivido al 10': azione insistita sulla trequarti avversaria, Bottiglieri tenta il tiro dal limite che, deviato, si scaglia sulla traversa e finisce fuori. L'Andria impreca contro la malasorte, ma il peggio deve ancora arrivare: su uno dei tanti cross la palla giunge a Sy, che approfitta dell'uscita a vuoto di Marruocco e calcia a botta sicura, sulla linea respinge un difensore che rilancia, i biancazzurri protesi in avanti si fanno trovare scoperti e Caturano infila indisturbato l'1-0 su cross dalla destra di Perrotta. E' un colpo durissimo, al quale i ragazzi di Cosco reagiscono subito: bello spunto di Bottiglieri sulla sinistra che crossa per l'accorrente Guariniello, l'incornata del numero 11 viene salvata in extremis da un prodigioso Marruocco. Passano pochi minuti e il Degli Ulivi grida al gol: Innocenti si coordina alla perfezione in piena area e tira verso la porta campana, la palla finisce fuori di poco ma scuote la rete illudendo tutti. E' un altro segno della sorte avversa, il primo tempo si chiude così.

Nella ripresa l'Andria perde lucidità e, nonostante i cambi operati da Cosco, non riesce a scuotersi. Una delle poche occasioni capita ancora a Guariniello, imbeccato bene da Innocenti, che con un colpo di testa mette ancora alla prova Marruocco. Continua l'incredibile serie di corner sprecati. Poi, entra il deludente Maccan e l'Andria perde quel poco di verve mostrata. La prestazione del bomber bresciano è imbarazzante: colpi di testa ampiamente fuori dallo specchi, passaggi errati e conclusioni imprecise. Insomma, se già era difficile recuperare questa sfida con la Paganese tutta arroccata indietro, ora l'impresa sembra proprio impossibile. Di fatti, succede poco altro, soprattutto se escludiamo la mini-rissa nel finale, degno di cronaca. Gli azzurri escono tra i fischi di un Degli Ulivi che sente, ora più che mai, vicini gli indesiderati playout.

Sia chiaro, nulla è perduto. Una cosa è certa, bisogna invertire rotta. Presentarsi in queste condizioni in casa della capolista Avellino alla ripresa sarebbe un "suicidio sportivo". Sy e Giorgino, appena rientrati, sono parsi in ritardo di condizione, la sosta servirà loro per ritrovare quello smalto perduto. Allo stesso tempo, i biancazzurri di Cosco dovranno ritrovare quella lucidità e quella determinazione venute clamorosamente meno nel secondo tempo della sfida con la Paganese.

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