Nicola Zuccaro. No agli impacchettamenti. Alla vigilia della seduta monotematica sul decentramento amministrativo (Giovedì 18 Aprile alle ore 17, ndr) Costantino Monteleone (Pdl) esprime in rappresentanza
dell'opposizione comunale di Centro-Destra la netta contrarietà alle proposte "confezionate" che il Centro-Sinistra porterà in Aula Dalfino.
Il punto di scontro è rappresentato dall'esatto numero dei Municipi che potrebbero mandare in soffitta le 9 Circoscrizioni nelle quali è suddiviso il Comune di Bari. La netta presa di posizione della minoranza arriva a distanza di poche ore dalla presentazione dello schema indicato da Mara Giampaolo.
L'assessore comunale al Decentramento unitamente a Massimo Maiorano - presidente della relativa Commissione Speciale - ha indicato, categoricamente, durante l'assemblea pubblica a tema svoltasi il 16 Aprile a Palazzo di Città, nel numero di cinque i Municipi.
Il Centro-Destra, nell'anticipare alla stampa la contro-proposta, ne indicherà 6. Come ha spiegato il coordinatore delle Opposizioni Ninni Cea, la costituzione di 1 Municipio in più si rende necessaria per rispondere sia meglio alle esigenze dei cittadini con gli essenziali e necessari servizi comunali ( in primis quelli legati alla solidarietà sociale) che per favorire una più equa distribuzione demografica.
Un Municipio non deve superare - aggiunge Cea - i 180.000 abitanti con 8 consiglieri ciascuno. Per un totale di 48. Una cifra di gran lunga inferiore agli attuali e complessivi 152. Alle indicazioni numeriche, si aggiungono i vizi procedurali.
Per Angelo Delle Fontane si doveva mettere mano prima alla suddivisione geografica fondata sull'elemento della contiguità e poi procedere sul regolamento. A pronunciarsi sulla stregua di quest'ultimo dettaglio è Giuseppe Loiacono che indica il mantenimento dei Lavori Pubblici fra gli Uffici Tecnici Centrali.
Se non si procederà a questa attenta opera di discernimento si rischierà a prescindere dal numero dei Municipi - chiosa Loiacono - a varare un Decentramento Amministrativo apparente e di facciata da inserire fra gli spot elettorali.
Il punto di scontro è rappresentato dall'esatto numero dei Municipi che potrebbero mandare in soffitta le 9 Circoscrizioni nelle quali è suddiviso il Comune di Bari. La netta presa di posizione della minoranza arriva a distanza di poche ore dalla presentazione dello schema indicato da Mara Giampaolo.
L'assessore comunale al Decentramento unitamente a Massimo Maiorano - presidente della relativa Commissione Speciale - ha indicato, categoricamente, durante l'assemblea pubblica a tema svoltasi il 16 Aprile a Palazzo di Città, nel numero di cinque i Municipi.
Il Centro-Destra, nell'anticipare alla stampa la contro-proposta, ne indicherà 6. Come ha spiegato il coordinatore delle Opposizioni Ninni Cea, la costituzione di 1 Municipio in più si rende necessaria per rispondere sia meglio alle esigenze dei cittadini con gli essenziali e necessari servizi comunali ( in primis quelli legati alla solidarietà sociale) che per favorire una più equa distribuzione demografica.
Un Municipio non deve superare - aggiunge Cea - i 180.000 abitanti con 8 consiglieri ciascuno. Per un totale di 48. Una cifra di gran lunga inferiore agli attuali e complessivi 152. Alle indicazioni numeriche, si aggiungono i vizi procedurali.
Per Angelo Delle Fontane si doveva mettere mano prima alla suddivisione geografica fondata sull'elemento della contiguità e poi procedere sul regolamento. A pronunciarsi sulla stregua di quest'ultimo dettaglio è Giuseppe Loiacono che indica il mantenimento dei Lavori Pubblici fra gli Uffici Tecnici Centrali.
Se non si procederà a questa attenta opera di discernimento si rischierà a prescindere dal numero dei Municipi - chiosa Loiacono - a varare un Decentramento Amministrativo apparente e di facciata da inserire fra gli spot elettorali.