Boston, perquisito appartamento sospetto


BOSTON. Qualche ora dopo le esplosioni che hanno sconvolto la città di Boston uccidendo almeno tre persone, l'Fbi e la polizia locale hanno perquisito un appartamento vuoto al quinto piano di Ocean Avenue, nel quartiere periferico di Revere. Lo riferiscono abitanti della zona alla Nbc. Alcuni media sostengono che l'appartamento sia da mettere in relazione in qualche modo con lo studente "straniero" rimasto gravemente ustionato nell'esplosione considerato un possibile sospetto.

Le deflagrazioni, a 12 secondi di distanza una dall'altra, hanno trasformato in tragedia la maratona della città, che si corre da 117 anni. Ancora oscura la pista battuta dagli inquirenti: c'é quella del terrorismo internazionale, suffragata dalle molteplici minacce agli Usa di al Qaida in tutte le sue ramificazioni, e di quello interno, che poggia soprattutto su una serie di coincidenze temporali, l'anniversario della strage a Oklahoma City (19 aprile 1995, 168 i morti), il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi, che scadeva proprio ieri, o il Patriots Day in Massachusetts.

Quel che è certo è l'orrore rimbalzato in tutto il mondo, incredulo di fronte a un attacco definito "sofisticato, coordinato e pianificato" contro una massa inerme di 23.000 partecipanti e altre migliaia di spettatori. Dopo le esplosioni "é scoppiato il caos", ha raccontato Paolo Rossi, 48enne pistoiese, uno dei maratoneti, 227 gli italiani: "Ho visto la morte in faccia. Mia figlia, che aveva scavalcato una balaustra per correre al mio fianco gli ultimi metri, ha cominciato a piangere a dirotto, ci ha raggiunto di corsa mia moglie. Tra le lacrime, non riuscivamo nemmeno a parlare".

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