di Francesco Loiacono - Domenica prossima il Barletta dovrà affrontare in trasferta la Carrarese. Entrambe le squadre, a tre gare dalla fine, sono in penultima posizione a 20 punti in zona play out con tre punti di vantaggio sull’ultima Sorrento. Questa è per i pugliesi una gara importante ma non decisiva. Lo sarebbe soltanto, in positivo, se ad una vittoria dei pugliesi in Toscana si accompagnasse la simultanea sconfitta casalinga del Sorrento col Catanzaro. Ciò, infatti, darebbe al Barletta la certezza matematica di disputare i play out senza dovere attendere i risultati delle due rimanenti gare (in casa con Viareggio ed a Benevento) poiché anche se alla fine, nella peggiore delle ipotesi, i campani arrivassero a pari punti, a retrocedere direttamente in seconda divisione sarebbero questi ultimi, grazie alla classifica avulsa.
Una sconfitta a Carrara, certo, sarebbe pericolosa per i biancorossi, un po’ meno lo sarebbe un pareggio. Pericolosa ma non decisiva, ripetiamo. Nel corso di un campionato è regola prioritaria puntare sul rendimento e sui risultati della propria squadra, ma a tre giornate dalla fine pare opportuno guardare anche ai risultati conseguibili dal diretto competitore. Il Sorrento, appunto, al quale è ragionevole e legittimo, insomma, ‘augurare’ ulteriori passi falsi. Venendo alla Carrarese, va notato che i toscani vanno meglio fuori che in casa (su tredici gare casalinghe ne hanno vinte soltanto tre, pareggiate altrettante, e perse sette).
Non per caso la serie positiva delle loro ultime tre gare consiste in due vittorie esterne e in un pareggio casalingo. Il Barletta, però, anche grazie a questo dato ma non solo, ha le sue “belle carte da giocare”. I barlettani nelle cinque gare disputate col tecnico Orlandi hanno ottenuto una vittoria, tre pareggi ed una sola sconfitta. Indubbiamente stanno vivendo un buon momento. Non pare perciò del tutto fuori di ogni logica augurarsi un buon risultato anche a Carrara.
Una sconfitta a Carrara, certo, sarebbe pericolosa per i biancorossi, un po’ meno lo sarebbe un pareggio. Pericolosa ma non decisiva, ripetiamo. Nel corso di un campionato è regola prioritaria puntare sul rendimento e sui risultati della propria squadra, ma a tre giornate dalla fine pare opportuno guardare anche ai risultati conseguibili dal diretto competitore. Il Sorrento, appunto, al quale è ragionevole e legittimo, insomma, ‘augurare’ ulteriori passi falsi. Venendo alla Carrarese, va notato che i toscani vanno meglio fuori che in casa (su tredici gare casalinghe ne hanno vinte soltanto tre, pareggiate altrettante, e perse sette).
Non per caso la serie positiva delle loro ultime tre gare consiste in due vittorie esterne e in un pareggio casalingo. Il Barletta, però, anche grazie a questo dato ma non solo, ha le sue “belle carte da giocare”. I barlettani nelle cinque gare disputate col tecnico Orlandi hanno ottenuto una vittoria, tre pareggi ed una sola sconfitta. Indubbiamente stanno vivendo un buon momento. Non pare perciò del tutto fuori di ogni logica augurarsi un buon risultato anche a Carrara.