Carovana Antimafia a Bari: “Se sai contare inizia a camminare”
Luigi Laguaragnella.
Oggi farà tappa in Puglia la Carovana Internazionale Antimafia. In ogni capoluogo verranno organizzati da oggi fino al 14 aprile eventi, incontri, e dibattiti per la legalità, la giustizia e richiamare l’intera cittadinanza a rifiutare la corruzione e opporsi alla mafia. Lo slogan della “Carovana” di quest’anno, promossa dall’Arci, da Avviso Pubblico e dall’associazione Libera è : "Se sai contare inizia a camminare".
La tappa nel capoluogo pugliese giunge successivamente agli incidenti della malavita che hanno riportato nel territorio la paura. E’ recente la morte di 32enne Giacomo Caracciolese boss del quartiere San Pasquale, e con il quinto attentato dall'inizio dell'anno ai danni di un amministratore pubblico del Comune di Toritto. Quindi l’arrivo della Carovana giunge per dare coraggio e promuovere esempi positivi di lotta alla mafia. Senza dimenticare che anche le amministrazioni hanno bisogno del sostegno dei cittadini, essendo spesso sotto tiro.
A Bari, già dallo scorso martedì sono stati organizzati momenti di preparazione, ma domani 11 aprile si articoleranno differenti eventi in diversi e significativi luoghi:
Alle ore 11 presso il bene confiscato a piazza San Pietro nel borgo antico: conferenza stampa/dibattito "Beni confiscati. Emergenze, buone pratiche e criticità con Giuliana Campanelli (Arci), Attilio Chimienti (Libera) e Stefano Fumarulo (Avviso pubblico). Interviene Alessandro Cobianchi (coordinatore carovana internazionale antimafie).
Alle ore 16 ha inizio ,.un viaggio itinerante tra i beni confiscati di Bari Vecchia di piazza San Pietro, vico del Carmine, via Amendoni, con i Timpanisti di Nicolais.
Alle ore 19, si potrà girare tra gli stand delle associazioni e aderire alla raccolta firme campagne "Io riattivo il lavoro" e "Riparte il Futuro".
Alle ore 20, sarà preparata una cena della legalità con prodotti Libera Terra; poi ci sarò uno spettacolo musicale di Daniele Di Maglie "Altiforni, raminghi adirati e sifoni sbeffeggianti", in Cattedrale.
Passeggiare tra realtà che prima erano luoghi di cosche ed ora rappresentano punti di incontro per ricostruire delle vite nel territorio cittadino vale come esperienza di crescita umana individuale e comunitaria.
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