Concordia: naufraghi al giudice, "Sequestrate la nave"


FIRENZE. Il sequestro di una nave e di quote azionarie di Costa Crociere. E' la richiesta dei legali di un centinaio di persone che erano a bordo della Concordia la notte del naufragio all'Isola del Giglio, il 13 gennaio 2012.

"Abbiamo depositato in Procura - spiega l'avvocato Massimiliano Gabrieli, che fa parte di un pool di 30 studi legali che rappresentano un centinaio di passeggeri - una richiesta di estensione delle indagini nei confronti di Costa perche' il patteggiamento non ha chiuso la vicenda. Abbiamo chiesto un milione di risarcimento danni per ciascun passeggero e chiederemo il sequestro di una nave o di quote azionarie".

E' una delle richieste avanzate questa mattina nell'ambito dell'udienza preliminare sul naugragio della Costa Concordia che si sta svolgendo, per l'occasione, all'interno del Teatro Moderno di Grosseto. Una giornata particolarmente attesa, che si apre alle 9,45 con l'arrivo del comandante, Francesco Schettino, imputato numero uno per la strage che e' costata la vita a 32 persone. "Schettino e' molto concentrato come sempre" ha sottolineato uno degli avvocati difensori, Francesco Pepe, poco prima dell'inizio dell'udienza. Tra le altre richieste anche l'amministrazione dell'Isola del Giglio che, "nell'interesse dei cittadini, formalizza la costituzione del danno civile che al momento e' stato quantificato nella cifra di 80 milioni di euro", spiega l'avvocato Alessandro Maria Lecci, legale dell'Isola del Giglio insieme allo Studio Pavia-Ansaldo. Il Codacons e l'Associazione Utenti del Trasporto Aereo Marittimo e Ferroviario, invece, hanno chiesto di costituirsi parte civile nel processo.

Una richiesta "finalizzata al risarcimento di tutti i danni che i due enti hanno direttamente subito a causa delle condotte tenute sia dagli imputati sia dalla Costa Crociere e dal Gruppo Carnival".

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