BARI. Con riferimento alle notizie di stampa odierne relative alle richieste di dimissioni del Direttore generale della Asl di Brindisi, il consigliere regionale Fabiano Amati ha diffuso la seguente nota:
“Alla luce delle notizie di stampa odierne, che riportano le richieste di dimissioni del Direttore generale della Asl di Brindisi, ho chiesto di fare subito chiarezza sulle questioni sollevate dalle parti in causa, con particolare riferimento ad alcune dichiarazioni del Direttore generale che rischiano di apparire allusive ed insinuanti.
Per questo, ho inviato una lettera all'assessore regionale alle Politiche della salute Elena Gentile, affinché restituisca con urgenza al Presidente della Commissione consiliare competente un report dettagliato, che controdeduca sulle singole problematiche avanzate da sindacati, Ordine dei medici e Sindaco di Brindisi, che in maniera autonoma ed in occasioni diverse hanno posto problemi di efficace gestione della ASL, e che espliciti con chiarezza le dichiarazioni del Direttore generale circa le richieste non conformi all'interesse generale avanzate dai sindacati.
Infatti, destano particolare interesse e curiosità, ai fini di una corretta e lineare gestione amministrativa di una pubblica amministrazione, le dichiarazioni che il Direttore generale ha rilasciato, sempre a mezzo stampa, per contrastare la richiesta di dimissioni. A detta del Direttore generale “verrebbe da pensare che la richiesta di dimissioni del direttore generale consegua al mancato accoglimento di specifiche richieste avanzate dai sindacati non nell’interesse generale ma finalizzate a perseguire interessi particolari”.
Senza spiegazioni ulteriori, dichiarazioni come questa rischiano di apparire solo allusive ed insinuanti, non consentendoci di esercitare al meglio il nostro ruolo di vigilanza (che per natura deve essere dotato di terzietà) sulla situazione rappresentata da quanti vorrebbero le dimissioni.
Ho richiesto dunque con urgenza all'assessore Gentile di fornire un report dettagliato che approfondisca il merito delle singole questioni affrontate, nel desiderio, certamente comune, di risolvere i problemi e nell'aspirazione ad agire con rigore e linearità, e senza i sottintesi che ‘alimentano’ ed ‘affamano’, rispettivamente, la lotta politica e la migliore erogazione dei servizi pubblici nel tempo che ci è dato vivere”.
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