Elezioni amministrative, quanti sanno della “doppia preferenza”?


di Francesco Brescia. La legge n. 215 del 23 novembre 2012 è tranquillamente passata sotto silenzio o quasi.

In pochi sanno che alle prossime elezioni amministrative la legge nazionale prevede si possano esprimere due preferenze all'interno di una stessa lista purché si tratti di candidati di sesso diverso.

Dunque, i prossimi 26 e 27 maggio, è  necessario che si sappia che l'elettore ha la possibilità di esprimere la cosiddetta “doppia preferenza”.

Ovviamente il voto viene considerato nullo in caso di “doppia preferenza” per due uomini o per due donne della stessa lista così come per due candidati (di egual sesso e di sesso diverso) di due liste diverse.

In un paese storicamente e reiteratamente maschilista non stupisce che tale rilevantissima decisione sia stata diffusa poco o per nulla.

Per cui quando aprirete quelle incommensurabili lenzuola elettorali, ricordatevi che potete usare più volte la matita: una volta per barrare il candidato sindaco che preferite, un'altra volta per barrare la lista che più vi convince, un'altra ancora per scrivere il cognome di un candidato che intendete votare e ancora un'ultima volta per scrivere un altro cognome. Quello di un candidato consigliere uomo se prima avete già scritto quello di una candidata consigliera donna, o quello di una candidata consigliera donna se prima avete già scritto quello di un candidato consigliere uomo.

In cuor vostro so che vorreste usarla per apporre simpatiche e beffarde creazioni artistiche sulla scheda elettorale.

Ma lasciate stare per questa volta.

Stiamo decidendo le sorti delle nostre città.

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