Esenzione ticket: “Problemi causati da grave mancanza di informazione"


BARI. “Quanto sta accadendo in questi giorni al vecchio ospedale di Barletta, dove sono ubicati gli uffici dell’Anagrafe assistiti, che si occupa delle esenzioni dei ticket, è assurdo. Dalla mattina presto vi si accalcano centinaia di persone che litigano, i dipendenti sono sotto pressione, perché oltre a svolgere il lavoro ordinario e quello straordinario, legato a tale esigenza, si trovano pure a dover affrontare situazioni sgradevoli, a essere anche offesi e ingiuriati mentre stanno lì a svolgere il proprio lavoro e le cose diventano più complicate e lunghe di quanto debbano essere. A monte c’è una situazione di scarsa informazione, fra la Regione e le Asl, fra le Asl e i medici di famiglia e fra questi ultimi e i cittadini – assistiti.
I cittadini hanno il diritto di sapere se devono o meno preoccuparsi di andare a prenderselo il loro attestato di esenzione, se gli serve e quando gli serve, quali sono i casi in cui hanno bisogno del cartaceo. E sono pochi, di fatto sono due categorie di persone. Sono i disoccupati e coloro i quali, per urgenze, magari devono sottoporsi a interventi in altre regioni italiane, potrebbero avere bisogno del cartaceo, dell’attestato. Ma se nessuno glielo dice o se si pensa che tutti debbano avere la possibilità di andarselo a trovare su internet, ci si sbaglia di grosso.
Bisogna spiegare che esclusi coloro i quali hanno bisogno del foglio di carta, gli altri, per esempio gli ultra 65enni, sono inseriti automaticamente negli elenchi di Asl e medici di base quali esenti, col relativo codice. A chi, però, volesse verificare la propria posizione, o ritenesse di dover essere in elenco e non ottenesse risposte a tal riguardo dal proprio medico curante, l’appello è quello di non andare a perdere una giornata di lavoro o utile per la famiglia al vecchio ospedale, ma di rivolgersi ai Caf, e sono almeno una quindicina in città, quelli ai quali che stanno svolgendo tale servizio, oppure al servizio di back office che si svolge presso la stessa anagrafe assistiti. Si va, si chiede il modulo apposito, si compila e si allega la propria documentazione e dopo qualche giorno si ritira il certificato di attestazione di esenzione.
Diamo tutti prova di collaborazione in modo che i disagi non ricadano né sui cittadini portatori di interessi e diritti legittimi, né sui dipendenti che lavorano per garantirglieli”.
A riferirlo in una nota il consigliere regionale Francesco Pastore (Gruppo misto – PSI).


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