Giovedì a Fasano si ricorderà la figura dell'imprenditore Clemente Musa


FASANO (BR). Proseguono gli eventi culturali nella città di Fasano: giovedì  11 aprile, a partire dalle ore 18:30 nella sala di rappresentanza del Palazzo Municipale, si terrà un incontro pubblico dedicato alla figura dell’imprenditore fasanese Clemente Musa, morto nel 2008 a 85 anni.

Organizzato dalla locale “Università del tempo libero” (Utl) col patrocinio del Comune, all’incontro, coordinato da Palmina Cannone (appassionata studiosa di storia locale), interverranno il sindaco Lello Di Bari, il presidente dell’Utl Antonio Carbonara e due amici storici dello stesso Musa, Raffaele Tateo e Nino Del Giudice.

Per quel che riguarda Clemente Musa, imprenditore nel ramo dei filati agricoli (la sua azienda, oggi gestita dai figli, è la “Filam sas”, un’impresa che ha visto i natali intorno alla metà dell’800, grazie a Clemente Musa, il nonno del Clemente di cui si parlerà nell’incontro dell’11 aprile) ha vissuto una vita anche da prigioniero di guerra. Subito dopo l’armistizio dell’8 settembre ’43, il 20enne Clemente fu fatto prigioniero dai tedeschi (era un soldato italiano di stanza in Francia, all’epoca) e, assieme ad altri 650mila italiani (che furono definiti “Imi”, internati militari italiani), fu fatto prigioniero e rinchiuso (per due anni, ossia fino al ’45) a “Stammlager”, un campo di prigionia situato a Saarbrücken, cittadina tedesca oggi nota come città universitaria. Ancora oggi i parenti conservano la tessera di prigioniero di guerra di Musa, la numero 52.117. Tanti gli accadimenti di quei duri anni di prigionia che verranno raccontati durante l’incontro di giovedì.


Daniele Martini

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