Grecia: ancora fragole e sangue a Manolada


dal corrispondente Vassilis Nikolakopoulos. Nei campi insanguinati di fragole i crimini continuano. Questa volta la mania omicida di tre caporali greci contro lavoratori disarmati che chiedevano il pagamento delle loro giornate di lavoro, ormai da sei mesi (!), si è scatenata contro i 200 immigrati, mandandone all’ ospedale 29. Come è stato riferito, i 200  lavoratori non pagati si sono raggruppati per manifestare e chiedere i soldi dovuti. Invece sono stati “accolti” dai tre caporali con le carabine, due di loro – come si evince dallo sviluppo delle ricerche- hanno aperto il fuoco contro i manifestanti. È stato arrestato il datore di lavoro come “istigatore” invece rimangono latitanti i tre pistoleros.

Come ha informato il centro di salute di Varda, 29 immigrati sono stati ricoverati là e subito dopo 9 di loro sono stati mandati all’ ospedale di Pirgos, invece gli altri  presso l’ ospedale di Patrasso.  In particolare, 4 di loro erano gravemente feriti, con traumi dalle pallottole nell’occhio, nel torace e nella pancia. Dall’ospedale di Pirgos siamo stati informati che 1 dei 9 si trova in un stato molto grave, con traumi al torace. Nell’ospedale di Patrasso sono stati trasportati 20 feriti, in cui 8 di loro in gravissime condizioni, secondo le informazioni degli infermieri. Alcuni dei ricoverati hanno denunciato la vicenda:  mentre andavano a chiedere le page al datore per le giornate lavorate “lui li ha sparati insieme con i due suoi amici che si trovano presenti”. Gli immigrati vivevano a Patrasso da 4 anni e sono stati chiamati per lavorare nei campi di fragole. Tutti provengono dal Banglandesh.

La decadenza della realtà barbara greca, con le torture, le incarcerazioni, le frustate e sopra tutto l’impunità e l’ inerzia delle autorità davanti all’ odio razzista, ha armato di nuovo le mani dei criminali di Manolada. Da ora in poi ogni fragola che si trova sui nostri tavoli avrà una goccia di sangue vero (tante di queste fragole arrivano in Italia e in tutta Europa). Siamo arrivati a questo punto, con precisione matematica grazie alle pratiche di punizione del povero immigrato, le operazioni “scopa” contro gli immigrati, i centri di detenzione disumani e i crimini impuniti delle ronde. Se in qualche Paese europeo o non, 30 immigranti greci fossero stati sparati a sangue freddo da spietati imprenditori criminali; la Grecia in risposta, si sarebbe ribellata, chiedendo giustizia e punizione.

Storie di sangue da Manolada - Nel 2008, ripetuti articoli pubblicati, riportano dati analitici sul mercato degli immigranti-schiavi a Manolada e sulle torture subite dai datori greci, anche ai bambini. Solo in questo caso,  i competenti ministri reagiscono  con poco rigore e con grandi ritardi imponendo multe, invece gli stessi i immigrati hanno pagato molto care queste pubblicazioni.

Nel 2009, allevatori greci hanno torturato e castigato due lavoratori del Banglandesh a Manolada e gli hanno trascinati legati dietro alle loro macchine. Pochi mesi più tardi, un parente degli autori è entrato a casa di un immigrato e lo ha colpito in testa con una mazza. L’ immigrato, è stato ferito gravemente ed è stato trasferito all’ ospedale. Naturalmente tutti questi rimangono ancora impuniti. Tutti i comunicati della polizia in tutti i casi descrivono gli episodi come avvenimenti insignificanti e singolari.

In attesa delle indagini della polizia è cominciata anche una campagna di boicotaggio contro l’ impresa agricola e altre che non rispettano nessun diritto degli essere umano.

È stato creato anche un blog: bloodstrawberries.wordpress.com.  per sostenere la causa.

Nelle ultime ore di oggi è stato comunicato che sono stati catturati i tre caporali. In attesa del giudizio e di nuovi sviluppi.

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