Ilva: Consulta, legge Salva-Ilva costituzionale. Istanza per dissequestro prodotti

TARANTO.  I legali dell'Ilva hanno depositato poco fa alla cancelleria della procura di Taranto un'istanza per la restituzione dei prodotti finiti e semilavorati sequestrati il 26 novembre scorso sollecitando l'immediata applicazione della legge 231, dopo la decisione di ieri della Consulta.

AZIENDA NON RISPETTA AIA - Mancata copertura dei nastri trasportatori, area di carico-scarico dei materiali, i parchi di deposito dei materiali, mancato contenimento delle emissioni in vari reparti. Sono le criticita' rilevate dal 5 al 7 marzo dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) all'Ilva di Taranto sul rispetto delle prescrizioni Aia e fatte proprie dal Garante per l'attuazione dell'Aia, Vitaliano Esposito, che le ha segnalate ai ministri all'ambiente e alla sanita'e al prefetto.

La legge salva-Ilva e' costituzionale. Lo ha deciso la Consulta che ha dichiarato in parte inammissibili in parte infondate le questioni di legittimita' sollevate dal Gip e dal Tribunale di Taranto sulla legge 231. Il colosso dell'acciaio puo' quindi continuare a produrre. Le norme sull'Ilva - secondo la Consulta - tra l'altro ''non hanno alcuna incidenza sull'accertamento delle responsabilita' nell'ambito del procedimento penale in corso davanti all'autorita' giudiziaria di Taranto''.

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PROCURA, SENTENZA SI RISPETTA - "Le sentenze della Corte Costituzionale si rispettano e non si commentano". Lo dice all'ANSA il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, riferendosi alla sentenza della Consulta che ha dichiarato costituzionale la legge 231 'salva Ilva'.

Attimi di paura stamani all'Ilva. Una pensilina in ferro e cemento di una trentina di metri di lunghezza e dieci di larghezza, adiacente a una palazzina adibita a laboratori, vetreria e falegnameria, è crollata la notte scorsa all'interno dello stabilimento per cause in corso di accertamento. Nella struttura, vuota al momento dell'incidente, sono impegnati abitualmente oltre 350 operai nel turno del mattino che stamani l'azienda ha rimandato a casa.

E' durata intanto circa due ore l'udienza in Corte Costituzionale sulle questioni di legittimita' relative alla legge 231 del 2012, la cosiddetta Salva-Ilva. La decisione e' attesa per oggi o domani. Nell'udienza la Consula ha ritenuto inammissibili gli interventi di Wwf, Confindustria e Federacciai che chiedevano di essere ascoltati. Ammessi,invece, gli interventi dei titolari dell'azienda agricola Fornaro che hanno dovuto abbattere dei capi di bestiame a causa dei veleni prodotti dal gruppo siderurgico.

UE INSODDISFATTA RISPOSTE ITALIA - Bruxelles vuole vederci chiaro sulla vicenda Ilva e chiede all'Italia di fornire una serie di informazioni, considerando lacunose le risposte ricevute un paio di mesi fa. In particolare sollecita il nome del garante,le informazioni che ha raccolto,le eventuali criticità segnalate, indicazioni sugli impegni presi e gli investimenti preventivati per decontaminare la zona.L'Italia ha 4 settimane per adempiere.

Il ministero dell'Ambiente fa sapere di essere in contatto con le autorità europee.

CROLLA PENSILINA, 150 OPERAI IN FERIE - L'Ilva ha messo in ferie i lavoratori dell'ex magazzino generale adibito a laboratori dove lunedi' notte e' crollata una pensilina esterna in cemento armato. Sono oltre 150 i dipendenti impiegati nella palazzina che ospita laboratori per analisi delle acque e manutenzione informatica. I sindacati hanno reso noto di aver segnalato possibili problemi per la sicurezza dopo la caduta di calcinacci in seguito al tornado che ha devastato parte dello stabilimento di Taranto il 28 novembre scorso.

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