L'intervista del Giornale di Puglia alla conduttrice più amata dagli italiani: Lorella Cuccarini

di Francesco Brescia.
“Buona domenica”, “Paperissima”, “Uno di noi”, “Domenica In” sono solo alcuni dei numerosissimi programmi squisitamente e magistralmente condotti da Lorella Cuccarini con professionalità, solarità e grande umiltà d'animo.

Le sigle di molti dei suoi programmi (“La notte vola”, “Liberi liberi”, “Io ballerò”, la canzone presentata al Festival di Sanremo nel 1995 “Un altro amore no” e tante altre) sono rimaste e rimarranno indimenticate e indimenticabili oggi e sempre.

La ballerina, conduttrice televisiva e radiofonica romana, a noi di Giornale di Puglia, ha ripercorso rapidamente le tappe della sua carriera, lanciato un appello alla grande generosità degli italiani e salutato i pugliesi.

Lorella, grazie per la disponibilità  che dedichi al Giornale di Puglia.

Innanzitutto partiamo con un appello alla solidarietà: dal 15 al 21 aprile torna la maratona “30 ore per la Vita”. 

«Grazia a voi prima di tutto. Si, sono vent'anni che portiamo avanti cause, nobili progetti, che collaboriamo con quarantacinque associazioni, che invitiamo a essere generosi. Solidarietà è una parola stupenda ma rischia di restare stupenda ma vuota. Noi non operiamo in modo vacuo tanto per lanciare appelli o messaggi ma per concretizzare, per rendere sostanza reale e tangibile i progetti. In questi ultimi due anni, in particolar modo, abbiamo sottolineato l'importanza della cardioprotezione soprattutto nelle scuole e nei luoghi in cui si trovano i nostri figli. Abbiamo creato circa 8000 presìdi, abbiamo formato professionalmente circa 5000 operatori e abbiamo promosso la cultura del primo soccorso. Vero è che nel panorama europeo l'Italia è ancora un pò indietro: quotidianamente continuano a morire ancora migliaia di persone e l'unica soluzione è formare, ricercare, agire e intervenire tempestivamente. Ad aiutare queste ambizioni c'è la generosità degli italiani che non è mai venuta meno».

Lanciamoci su temi 'televisivi' adesso: una provocazione. Come rispondi a chi afferma che spesso si affidino programmi televisivi dai contenuti poco o per nulla rilevanti soltanto a conduttrici donne?

«Io non ho mai creduto alle 'quote rosa', né in tv né in altri contesti. Una donna rappresenta certamente un valore aggiunto ma deve contare il suo impegno, la sua capacità e non il semplice fatto di essere donna. Vero è che occorra fare una distinzione tra conduttrice e intrattenitrice e tra intrattenitrice e giornalista e tra conduttrice e giornalista: ciò che può fare egregiamente una giornalista non può essere fatto da un'intrattenitrice. A ciascuno le sue competenze».

Oggi i social network rendono rapido il feedback con il pubblico. Tu che rapporto hai con questi strumenti e soprattutto come ti rapporti con le eventuali critiche da parte di chi segue i tuoi programmi?

«Ho un ottimo rapporto con i social network e cerco di aggiornare costantemente i miei profili. Mi rapporto con grande equilibrio nei confronti di questi strumenti. Credo sia eccezionale poter, in tempo reale, avvisare chi ti segue, i tuoi fan, su cosa stai facendo in quel momento, dove possono seguirti, chiedere loro un parere, un suggerimento e interagire con persone che, altrimenti, non incontreresti mai. In 140 caratteri è difficile essere completi ed esaustivi ma, soprattutto per quanto riguarda “30 ore per la Vita”, ritengo sia importante comunicare progetti, iniziative e coinvolgere. Accetto le critiche, prendo spunto da queste critiche, sempre che non sfocino nell'offesa e nella stupidità. Tutto ciò che è costruttivo è per me motivo di confronto, crescita. Non tollero (anzi ho la possibilità di bloccare) chi, dietro nickname senza identità lancia commenti inappropriati e stupidi.
Lorella ama molto il Sud ed in particolare la Puglia, che definisce una terra 'meravigliosa, calda e accogliente'

Hai lavorato con grandi maestri della televisione italiana (Baudo, Columbro, Morandi, solo per citarne alcuni): cosa hai tratto da loro sotto il profilo professionale e, secondo te, esistono nella tv di oggi maestri alla stessa altezza?

«Io ho avuto la grande fortuna di nascere televisivamente in un momento topico: gli anni '80. Ho goduto del culmine della televisione italiana ma ho anche assorbito le caratteristiche degli spettacoli degli anni '70 come spettatrice. Non intendo dire che, dopo gli anni '80, ci sia stato un declino qualitativo ma una lenta (oggi non più lenta) trasformazione, questo si. Ho imparato tanto e serve continuare a imparare tanto ogni giorno soprattutto dai più giovani che sono propositivi, innovativi e dinamici. Oggi un pigmalione come Pippo non c'è, ci sono opportunità come quelle che offrono programmi come “Amici” o “X Factor”, ma si tratta di vetrine certamente importanti ma che consumano rapidamente la popolarità se non si lavora con ponderazione, con umiltà. I vincitori o i concorrenti dell'anno successivo, molto spesso, scalzano quelli dell'anno precedente. Occorre poi che questi ragazzi siano 'protetti' sotto l'aspetto della gestione della fama come Pippo ha fatto con me. Eredi di questi maestri non credo ce ne siano, opportunità si».

Cosa proprio detesti della tv di oggi?

«Della tv non detesto nulla, in generale di alcuni atteggiamenti si. Detesto l'autocelebrazione, la superbia, l'arroganza del potere del più grande verso il più piccolo. Questo proprio non lo sopporto».

Cosa consiglieresti alle ragazze e ai ragazzi che vedono nel mondo dello spettacolo e della tv un'area di sempiterna notorietà?

«Il mondo dello spettacolo è sicuramente una ghiotta opportunità per farsi conoscere ma dev'essere sempre considerato un punto di partenza, mai di arrivo. Mai bisogna sentirsi arrivati. Questo è il maggior rischio. Soprattutto quando si è molto giovani, se arriva una popolarità prepotente ma non si è strutturati caratterialmente, si rischia di perdere la testa».

Per salutarci, Lorella, che rapporto hai con il Sud e soprattutto la Terra di Puglia?

«Il Sud e, in particolare la Puglia, è una terra meravigliosa, calda, accogliente. Regala emozioni ed affetto. Per lavoro talvolta ci vengo ma mi rimprovero sempre il fatto che non riesca mai a godermi questa terra pienamente magari durante una vacanza. Ogni volta che vengo per lavoro mi dispiace il fatto di non poterla vivere appieno fermandomi e gustandomela. Ma venire in Puglia per immergermi nel vostro paesaggio è una promessa che faccio a me stessa».


LORELLA CUCCARINI CONTACTS:

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2 Commenti

  1. "a ciascuno le sue competenze". Giusto! Quindi che ci stai a fare alla domenica pomeriggio?
    "mi rimprovero sempre il fatto che non riesca mai a godermi questa terra pienamente magari durante una vacanza". Ti credo! Se in vacanza preferisci andare sempre all'estero (come lo scorso anno a Formentera) per forza che non visiterai mai la Puglia come tante altre terre molto più belle di quelle che te ne vai a visitare di solito.

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  2. hai ragione anonimo la cuccarini si commenta da sola

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