Marò: legali pronti a ricorso se rischio pena di morte
NEW DELHI - I legali dei due maro' Massimiliano Latorre, Salvatore Girone e l'Italia decideranno su un eventuale ricorso contro la decisione con cui la Corte Suprema indiana ha confermato l'affidamento delle indagini alla polizia anti-terrorismo (Nia), soltanto una volta appreso a quale normativa quest'ultima fara' riferimento.
"La pronuncia stabilisce che del caso continuera' a occuparsi la Nia, ma vediamo prima quali capi d'accusa saranno formulati a carico dei due maro'", hanno affermato fonti del collegio difensivo.
"Sara' questo a determinare la nostra linea di condotta", hanno aggiunto. Roma aveva contestato la giurisdizione dell'anti-terrorismo indiano proprio perche' era stata invocata una legge del 2002 in materia di sicurezza marittima, che prevede la pena di morte per atti terroristici o di pirateria coinvolgenti navi battenti la bandiera indiana, come il battello a bordo del quale si trovavano i due pescatori il cui omicidio a colpi di arma da fuoco e' attribuito a Latorre e Girone.