LECCE - Lettera del capogruppo Udc al sindaco Paolo Perrone
Caro Sindaco,
la stima che ho nei tuoi confronti è nota, ma la realtà non può essere dipinta in modo così diverso da come si sono svolti i fatti. Mi rendo conto che la comunicazione rappresenta il quarto potere e che la verità, spesso, si plasma attraverso la notizia, ma quando leggo che il Comune fa “fronte comune” con le associazioni di consumatori sulla vicenda estimi, mi sorge più di una perplessità.
Sugli estimi, infatti:
Se il Comune avesse ascoltato noi delle minoranze, oggi non sarebbe stato necessario presentare un ricorso al TAR perché la procedura adottata dall’Agenzia per il territorio poteva essere bloccata; se si fosse intervenuti tempestivamente, infatti, si sarebbe potuta revocare la delibera con la quale il Comune, nel 2010, aveva affidato all’Agenzia del territorio il riclassamento degli immobili (ancora non comprendiamo il perché di tale decisione).
Se non fosse stato per l’attivismo delle minoranze su tale problema, probabilmente, il Consiglio comunale del 20 Novembre 2012 non avrebbe nemmeno predisposto quell’ordine del giorno (poi approvato all’unanimità) con il quale era stato chiesto all’Agenzia del Territorio di sospendere il procedimento di riclassamento e di non inviare gli avvisi ai cittadini.
Se non fosse stato per noi, la notizia che l’Agenzia del territorio aveva rigettato tale odg, pervenuta agli Uffici comunali già in data 30 Novembre 2012 attraverso posta certificata, chissà quando sarebbe stata diffusa (non dimentico l’imbarazzo dell’avv. De Salvo, quando, in data 09.01.2013, mi ha mostrato la risposta dell’Agenzia e quando le ho replicato, leggendo la motivazione: “E lei, che ricorre su tutto, si acquieta di fronte ad una risposta così debole?”)
Se non fosse stato per la nostra pervicacia, è probabile che il Comune non si sarebbe nemmeno posto il problema dei vizi procedurali del procedimento di riclassamento e di come i cittadini saranno tassati iniquamente, a causa di calcoli che sembrano decisamente errati ed il cui effetto è di equiparare il valore di immobili ubicati in aree diversissime della città e non di creare più equità, come si proponeva la delibera del Comune del 2010.
E del resto sono state le minoranze a dimostrare che, quando si devono tutelare i cittadini, devono venire meno le conflittualità politiche, al punto – come abbiamo fatto – di sostenere al TAR il ricorso dell’amministrazione comunale, sforzandoci di condividerne le motivazioni.
Detto tutto questo, quando leggiamo che il Comune si schiera con le associazioni dei consumatori sulla vicenda estimi, addirittura intervenendo con un proprio atto a sostegno del ricorso presentato dalle medesime, da un lato plaudiamo alla ritrovata coerenza, dall’altro ci sorge il dubbio che il radicale cambiamento di rotta sia motivato dal fatto che il ricorso presentato dal Comune rischia di essere dichiarato fuori termine, a causa di una disfunzione degli uffici comunali per effetto della quale i legali del Comune non sono venuti a conoscenza che l’Agenzia del Territorio aveva notificato il rigetto già in data 30 Novembre 2012 tramite posta elettronica certificata.
Ovviamente, poiché le minoranze, su questa vicenda, sosterranno sino alla fine le ragioni del ricorso presentato dal Comune, ci auguriamo che tale ricorso non sia dichiarato inammissibile, in quanto presentato fuori termine.
Quindi, caro Sindaco, la mia stima è immutata, ma su questa vicenda di errori ne sono stati commessi tanti.
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