Orrore a Boston, bombe a traguardo maratona. 3 morti e 130 feriti

(GUARDA VIDEO - VIDEO 2). Non ci sono state altre bombe oltre alle due esplose alla maratona di Boston. Lo ha detto il governatore del Massachussets Deval Patrick in una conferenza stampa con l'Fbi. Non sono stati trovati altri ordigni inesplosi, contrariamente a quanto riportato ieri, ha detto Patrick, solo pacchi sospetti che si sono rivelati inoffensivi. "A un certo punto erano circolate voci che erano state trovate sette bombe. Non è vero, le bombe erano solo due", ha ribadito il responsabile del Alcohl Tobacco e Firearms, Gene Marquez.

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Non c'é nessuna indicazione di ulteriori minacce dopo l'attacco di ieri, ha spiegato il responsabile dell'Fbi Richard Deslauriers in una conferenza stampa. "Stiamo seguendo diverse piste e chiediamo l'aiuto del pubblico", ha detto Deslauriers. Quella sull'attacco alla maratona di Boston è una "indagine globale", ha detto l'Fbi: "Andremo fino alla fine della terra per trovare i colpevoli".

Scene di terrore e di morte tra il pubblico a Boston. A mostrarlo sono alcune immagini trasmesse dalle tv americane al momento di una delle esplosioni avvenute vicino al traguardo della maratone di Boston.

E' di almeno 3 morti e 130 feriti il bilancio della doppia esplosione di ieri alla maratona di Boston. Nessun italiano sarebbe rimasto coinvolto.

Le immagini TV mostrano come al momento delle esplosioni, due secondo quanto riporta il Boston Globe su Twitter, alcuni atleti che stavano per tagliare il traguardo e alcuni fotografi cadere in terra, mentre dietro si alza una nuvola di fumo intenso dalla quale dopo pochi secondo esce una folla di persone in fuga. Parte delle tribune dove era assiepato il pubblico è andata distrutta.

Una reporter di una tv locale del New England vicina al luogo dell'esplosione verificatasi al traguardo della maratona di Boston ha visto una delle vittime che ha perso entrambe le gambe. "Ero così vicina, è stato spaventoso. Ho sentito la forza dell'esplosione. La gente scappava. Ho visto vittime proiettate dappertutto", ha detto Jackie Bruno della Necn.

DECINE DI FERITI GRAVI - Le esplosioni al traguardo della maratona di Boston avrebbero provocato "decine di feriti gravi" secondo un fotografo del Boston Globe.

La polizia di Boston, che ha confermato due esplosioni alle 2:50 ora locale al traguardo della maratona, sta verificando la possibilità che un ordigno sia stato individuato al Mandarin Hotel, un albergo cinque stelle a Back Bay. Lo riporta la Cnn.

Il Lenox Hotel di Boston è stato evacuato dopo le esplosioni alla maratona. Lo riporta il Boston Globe.

MASSIMA ALLERTA A NY E WASHINGTON - Massima allerta anche a New York dopo le esplosioni alla maratona di Boston. Il vice capo della polizia, Paul Browne, ha annunciato un rafforzamento delle misure, col dispiegamento di pattuglia anti terrorismo nei luoghi simbolo di Manhattan e davanti ai principali alberghi.

Scatta l'allerta anche a Washington dopo le esplosioni a Boston: la zona davanti la Casa Bianca, lungo la Pennsylvania Avenue, è stata chiusa al traffico pedonale.


OBAMA, TROVEREMO COLPEVOLI - "Non abbiamo ancora risposte", ma "troveremo i responsabili": così il presidente Usa Barack Obama parlando alla nazione dopo l'attentato terroristico alla maratona di Boston che ha fatto almeno due morti, fra cui forse un bimbo di 8 anni, e decine di feriti.

L'Fbi l'ha definito "un attentato", precisando però non sapere ancora se "di natura interna o internazionale".

Le bombe alla maratona di Boston sono il frutto di un evento ''ben coordinato e pianificato'': lo hanno detto fonti del governo americano alla Cnn.

Fonti di polizia citate dal New York Post aggiornano intanto il bilancio dei morti a 12, mentre i feriti sono piu' di 100. Si parla anche del fermo di un sospetto. Le bombe esplose sono state almeno due, più una terza nella biblioteca Jfk. Altri tre ordigni sarebbero stati scovati e disinnescati.


PERQUISITO APPARTAMENTO SOSPETTO - Qualche ora dopo le esplosioni che hanno sconvolto la città di Boston uccidendo almeno tre persone, l'Fbi e la polizia locale hanno perquisito un appartamento vuoto al quinto piano di Ocean Avenue, nel quartiere periferico di Revere. Lo riferiscono abitanti della zona alla Nbc. Alcuni media sostengono che l'appartamento sia da mettere in relazione in qualche modo con lo studente "straniero" rimasto gravemente ustionato nell'esplosione considerato un possibile sospetto.

Le deflagrazioni, a 12 secondi di distanza una dall'altra, hanno trasformato in tragedia la maratona della città, che si corre da 117 anni. Ancora oscura la pista battuta dagli inquirenti: c'é quella del terrorismo internazionale, suffragata dalle molteplici minacce agli Usa di al Qaida in tutte le sue ramificazioni, e di quello interno, che poggia soprattutto su una serie di coincidenze temporali, l'anniversario della strage a Oklahoma City (19 aprile 1995, 168 i morti), il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi, che scadeva proprio ieri, o il Patriots Day in Massachusetts.

L'ITALIANO PRESENTE: HO VISTO MORTE IN FACCIA - Quel che è certo è l'orrore rimbalzato in tutto il mondo, incredulo di fronte a un attacco definito "sofisticato, coordinato e pianificato" contro una massa inerme di 23.000 partecipanti e altre migliaia di spettatori. Dopo le esplosioni "é scoppiato il caos", ha raccontato Paolo Rossi, 48enne pistoiese, uno dei maratoneti, 227 gli italiani: "Ho visto la morte in faccia. Mia figlia, che aveva scavalcato una balaustra per correre al mio fianco gli ultimi metri, ha cominciato a piangere a dirotto, ci ha raggiunto di corsa mia moglie. Tra le lacrime, non riuscivamo nemmeno a parlare".



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