ROMA - Pierluigi Bersani conferma le sue dimissioni da segretario del Pd per "prendere di petto" quei problemi che rischiano di essere "letali". "Ho sentito le giustificazioni di quel che e' successo: non voglio replicare anche se potrei farlo. Ma il senso delle giustificazioni e' che se ci sono degli irresponsabili, la responsabilita' e' del responsabile, cioe' io". La delegazione che salira' al Quirinale per il Pd sara' composta dai capigruppo Luigi Zanda e Roberto Speranza e dal vicesegretario Enrico Letta.
"La direzione e' operativa e potra' guidare il percorso politico, il vicesegretario e il tesoriere sono nella pienezza delle loro funzioni" ha detto Bersani, "so di non lasciare il partito all'abbandono". "Con tutta la disponibilita' - ha sottolineato il segretario uscente - non posso accettarle perche' le trovo pericolose per la ditta perche' rimuovono il problema di fondo, che si riproporra' fino a esiti letali. Ed e' perche' questo problema sia preso di petto che confermo le mie dimissioni da segretario". Bersani e' tornato ad attaccare i franchi tiratori che hanno affossato le candidature di Romano Prodi e Franco Marini al Quirinale. "Ho dovuto annunciare le dimissioni dopo la bocciatura a opera di fracnhi tiratori delle candidature di Franco Marini e Romano Prodi", ha spiegato. "Molti dei nostri grandi elettori sono venuti meno a decisioni democratiche e formali, fino a portarci sull'orlo di una crisi gravissima e senza precedenti della nostra democrazia".
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