BARI. In riferimento alle notizie riportate dalla stampa odierna circa valori elevati di piombemia riscontrati in 9 bambini di età tra i 3 e i 6 anni residenti a Statte, la Regione Puglia, attraverso ARPA e ASL, si farà carico di ottenere una conferma analitica da parte di tre laboratori di riferimento nazionali, e cioè l’Istituto Superiore di Sanità , l’Istituto Zooprofilattico di Teramo e la Sezione di Medicina del Lavoro dell’Università degli Studi di Brescia.
Ciò d’altra parte è espressamente previsto nel documento citato dalla stessa Associazione Culturale Pediatri Puglia e Basilicata (erroneamente attribuito al Center for Disease Control/CDC) redatto il 4 gennaio 2012 dal comitato consultivo sulla prevenzione della intossicazione da piombo nei bambini “Low Level Lead Exposure Harms Children: A Renewed Call for Primary Prevention. Report of the Advisory Committee on Childhood Lead Poisoning Prevention of the Centers for Disease Control and Prevention”. Su questo documento si esprimerà successivamente il Center for Disease Control/CDC.
Nelle pagine 27-28 del rapporto si sottolinea che, data la incertezza dei risultati individuali di piombemia, è importante effettuare prove di conferma da effettuare entro 1-3 mesi dal primo esame. Nel rapporto è anche indicato che le azioni di risposta (ambientali e/o sanitarie) devono esser iniziate soltanto dopo che siano confermati i livelli alti di piombemia.
Si segnala comunque che i dati oggetto della comunicazione sarebbero stati prodotti da un laboratorio accreditato solo per analisi relative alla ricerca di Escherichia Coli e Streptococchi fecali in acque naturali e di scarico. I dati provenienti da laboratori non accreditati presso l’Ente italiano di Accreditamento (ACCREDIA) per la specifica prova, non possono essere di per sé direttamente fruibili per eventuali interventi ambientali e/o sanitari, proprio a tutela della salute della popolazione tarantina.
Si fa comunque presente che tra i progetti inclusi nel centro “Salute e Ambiente”, finanziato dalla Regione Puglia, è già previsto anche un progetto di ricerca specificamente volto a definire l’eventuale associazione tra esposizione a piombo nei bambini e alterazioni neurocomportamentali. Nel coordinamento della ricerca sarà coinvolto, oltre all’Istituto Superiore di Sanità , anche il Dipartimento di Preventive Medicine della Mount Sinai School of Medicine di New York, il cui direttore, prof. Philip Landrigan è uno dei massimi esperti mondiali in materia.