Porto di Torre a Mare e Molo San Nicola, Gemmato all'attacco dell'amministrazione comunale

BARI. A seguito di un' interrogazione prodotta nello scorso gennaio sullo stato del porto di Torre a Mare e del Molo San Nicola, il Consigliere comunale Marcello Gemmato evidenzia una duplice problematica: una è relativa alla risposta tardiva, che per ogni interrogazione è mediamente di due o tre mesi; l'altra è inerente allo stato in cui versa il lato della città che meno dev'essere trascurato: il mare. Per il piano di dragaggio del porto di Torre a Mare, infatti, la Regione ha attribuito cinque anni fa (8.4.2008) un finanziamento di 1.695.049,46 Euro ("con i quali -si legge nella risposta della Ripartizione- si sta procedendo all'espletamento dell'iter procedurale, di progettazione, approvazione e affidamento del dragaggio del porto") ma, di fatto, i lavori non sono mai iniziati. Per il Molo San Nicola, invece, la Ripartizione Infrastrutture, Viabilità ed Opere Pubbliche comunica che sono state sì esaminate le problematiche relative al porto in questione ma nei fatti non esiste ancora nulla. Bisognerebbe infatti partire con la programmazione di un intervento di escavazione dei sedimenti depositati (c.d. dragaggio) affinché venga ripristinata la profondità dei fondali. La Ripartizione ha garantito di aver richiesto all'Autorità Portuale l'elaborazione di un Piano di Caratterizzazione propedeutico alla successiva fase progettuale, sottolineando che al momento non ci sono finanziamenti disponibili. “ Per una città turistica come Bari, il cui punto di forza è il mare, è inconcepibile pensare che i litorali versino in condizioni di totale abbandono. Altresì inconcepibile è la tempistica: se per il porto di Torre a Mare, con i finanziamenti attivi, sono trascorsi 5 anni, meglio non immaginare quanto tempo dovrà trascorrere per il ripristino del Molo San Nicola”, dichiara Gemmato.

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