Nicola Zuccaro. Il tempo degli applausi scroscianti e dei commenti deve volgere crudelmente al termine perchè, dopo il suo secondo giuramento, Giorgio Napolitano dovrà avviare subito le consultazioni per la formazione del nuovo Governo.
Nel week-end segnato dall'elezione di 'Re Giorgio II', il pensiero della politica italiana era già rivolto all'individuazione del premier incaricato. Dopo Enrico Letta, subito accantonato, per circa 48 ore dopo aver essere stato escluso dalla rosa quirinalizia, fra i candidati a Palazzo Chigi è (ri)spuntato il nome di Giuliano Amato. Trattasi di una candidatura fragile per la statura professorile del diretto interessato e discutibile per il suo passato politico che lo annovera fra i più stretti collaboratori di Bettino Craxi.
Accantonato Giuliano Amato è rispuntato Massimo D'Alema. Di lui si è scritto già abbondantemente. La sua candidatura secondo quanto si apprende dai rumors dei corridoi romani sta prendendo sempre più corpo nelle ultime ore non solo per il suo ricco curriculum politico-istituzionale ma anche perchè risulterebbe gradito sia al Pd che al Pdl con l'appoggio "esterno " di Scelta Civica che in cambio chiede qualche dicastero chiave con la conferma dei suoi ministri tecnici.
Alla luce di questo quadro compromissorio tipico per la formazione di un Governo delle larghe intese, potrebbe essere per Mercoledì sera Massimo D'Alema il Presidente del Consiglio incaricato dal Capo dello Stato per la formazione del nuovo esecutivo.
Nel week-end segnato dall'elezione di 'Re Giorgio II', il pensiero della politica italiana era già rivolto all'individuazione del premier incaricato. Dopo Enrico Letta, subito accantonato, per circa 48 ore dopo aver essere stato escluso dalla rosa quirinalizia, fra i candidati a Palazzo Chigi è (ri)spuntato il nome di Giuliano Amato. Trattasi di una candidatura fragile per la statura professorile del diretto interessato e discutibile per il suo passato politico che lo annovera fra i più stretti collaboratori di Bettino Craxi.
Accantonato Giuliano Amato è rispuntato Massimo D'Alema. Di lui si è scritto già abbondantemente. La sua candidatura secondo quanto si apprende dai rumors dei corridoi romani sta prendendo sempre più corpo nelle ultime ore non solo per il suo ricco curriculum politico-istituzionale ma anche perchè risulterebbe gradito sia al Pd che al Pdl con l'appoggio "esterno " di Scelta Civica che in cambio chiede qualche dicastero chiave con la conferma dei suoi ministri tecnici.
Alla luce di questo quadro compromissorio tipico per la formazione di un Governo delle larghe intese, potrebbe essere per Mercoledì sera Massimo D'Alema il Presidente del Consiglio incaricato dal Capo dello Stato per la formazione del nuovo esecutivo.
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