Sarah: in attesa del verdetto finale, Concetta parla di Sabrina: "E facciamola sorridere un altro po'"

di Roberta Calò. Dopo 15 mesi di udienze è giunta l'ora per i magistrati di decretare il colpevole dell'assassinio di Sarah Scazzi. Al vaglio c'è l'ergastolo o l'assoluzione per Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia della giovane di Avetrana. Difesa e accusa hanno duellato nel corso di un processo indiziario in cui l'opinione pubblica non ha intravisto fino ad ora certezze tali da poter avvallare un'ipotesi piuttosto che un'altra. L'avvocato Nicodemo Gentile, rappresentante legale della famiglia Scazzi, avrebbe sottolineato poco prima che avesse inizio l'udienza: "La famiglia Scazzi non è venuta qui a raccattare giustizia". La figura chiave e sempre meno nitida di questa vicenda è lo zio della vittima, Michele Misseri, così presentato: "Michele Misseri ha commesso un atto atroce, quello di aver buttato una ragazzina in un posto proprio con la volontà che sparisse per sempre, che si squagliasse quasi con metodi tipicamente mafiosi. Detto questo il processo è giunto ormai alle battute conclusive. Ora è tutto nelle mani della Corte d'Assise che sapientemente ha ascoltato tutto quello che le difese, le parti civili e soprattutto il pubblico ministero hanno risposto". Lo stesso avvocato Coppi, difensore di Sabrina Misseri, parla dell'uomo in questi termini rivolgendosi in aula ai giudici: "Potete dire di aver superato ogni ragionevole dubbio circa il fatto che l'autore del delitto sia Michele Misseri? Potete dire di aver superato ogni ragionevole dubbio circa Michele Misseri che confessa, che fa ritrovare il telefonino, che vi conduce dove sono stati bruciati i vestiti?". Al suo collega, in differita alle telecamere della Vita in diretta, l'avvocato Biscotti risponde: "Che la condanna debba arrivare al di là di ogni ragionevole dubbio è un principio sancito dalla Costituzione e non lo si può eliminare. Noi riteniamo che in questo processo dubbi ne sono rimasti pochi proprio perchè dall'esito dell'istruttoria dibattimentale che è stata seguita minuto per minuto da tutti i mezzi di informazione è emerso chiaramente e inequivocabilmente un atteggiamento da parte degli imputati che è chiaramente rivolto a una condotta certamente criminosa. Io voglio ricordare alcuni momenti che sono rivelatori, l'unico che in qualche modo ha cercato di illuminare di verità in qualche momento soltanto è Michele Misseri. Io voglio ricordare a tutti un episodio straordinario quando dopo quei 4 secondi di silenzio la prima volta davanti al pubblico ministero che gli dice dimmi almeno dove sta il corpo di Sarah lui ha detto alla mosca. E alla sua prima preoccupazione dopo aver rivelato dov'era il corpo di Sarah ha detto io vi ci porto ma mi raccomando non dite niente a mia moglie. Questo significa ed è stato detto che c'è quella sorta di impatto familiare". Michele Misseri, nell'occhio del ciclone mediatico forse anche in maggiore misura rispetto alle imputate, spiega cosa si aspetta dai giudici: "Non lo so, ci lasceranno una sorpresa. Poi vedremo. C'è stato un avvocato che ha detto che questo è un processo del nulla"; in merito alla moglie e alla figlia a cui non manca di scrivere lettere, spiega: "Se innocentemente stanno in carcere è ovvio che ce l'hanno con me. Se avessi parlato prima non c'era stata questa cosa. Mi hanno fatto cambiare gli altri le versioni non che le ho cambiate io, le hanno fatte cambiare. Il lavaggio del cervello che io ho detto sempre cos'è. Se mi avessero consigliato meglio forse non era successo. Io sono stato consigliato male". Circa l'eventuale movente sessuale, lo zio della vittima chiarisce: "All'origine l'avevo detto anche io perchè l'ho fatta trovare nuda. Quelle erano tutte invenzioni che avevo fatto io prima tanto dicevo che se vado in carcere che mi interessa a me di tutto quello che ho fatto, ormai!". Sul futuro spiega di non essere preoccupato dei suoi rapporti familiari: "Mia moglie mi ha perdonato già quando era in carcere e l'ho detto". In caso di innocenza della moglie e della figlia "dovrebbero assolverle" e processare lui per un accusa a cui si presenta "sempre pronto". Alla luce di tutte le ricostruzioni palesate nel corso delle singole udienze la madre si rimette alla forza della giustizia:"Mi aspetto una sentenza inflessibile, una giustizia inflessibile. Il presidente mi sembra una persona abbastanza equa". In merito ai sorrisi di Sabrina Misseri durante l'udienza, la donna afferma: "E facciamola sorridere un altro po', a una persona disperata gli si può permettere di tutto, dicesse quello che vuole". Circa quanto sostenuto dal cognato Misseri su una ipotetica visita che lo stesso potrebbe fare alla famiglia Scazzi, Concetta Serrano dichiara: "Non verrà mai. Prima che accadesse questa cosa era una persona corretta, brava, normale, una persona qualunque, comune. Adesso è un altro Michele. Sta mentendo abbastanza". Al termine dell'udienza la stessa donna ha spiegato: "Finalmente abbiamo sentito qualcosa che si può sentire, ha chiarito i passaggi che loro avevano stravolto perchè loro avevano stravolto tutto ma hanno chiarito nuovamente. Più chiari di così non si può essere". Circa il possibile movente sessuale del cognato, la Serrano dichiara: "Non regge, non regge per tanti particolari. Perchè tu poi devi paragonare quello che dice un test, quello che dice un altro. Come fai se uno dice una cosa che poi l'altro smonta con quello che dice lui". La sue tesi a conclusione di tutte le vicende giudiziarie appare inequivocabile: "Sono le indagini, sono i testimoni che accusano. Non ho dubbi perchè tutto riconduce a loro, ogni cosa". L'ultima parola è affidata a due giudici togati e ai giudici popolari, di cui tre insegnanti, due casalinghe e tre pensionate nessuno delle quali risiede in Puglia. Dopo l'ultima udienza in aula di ieri, tutti i giudici sono stati trasferiti in pianta stabile in una struttura militare sita al centro di Taranto da cui usciranno solo dopo aver raggiunto il verdetto finale relativo alla condanna o alla assoluzione.

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