TARANTO. Al processo per l'omicidio della quindicenne di Avetrana (Taranto) Sarah Scazzi (26 agosto 2010), si è tenuta l'arringa conclusiva di uno dei difensori di Sabrina Misseri. Si tratta dell'ultima arringa del collegio difensivo nel processo in corso in Corte di Assise di Taranto.
L'udienza sara' poi aggiornata al 15 aprile prossimo per le eventuali repliche, quindi la Corte si riunira' in camera di Consiglio per la sentenza.
Si e' concentrata soprattutto sulla testimone-chiave Mariangela Spagnoletti l'arringa dell'avvocato Nicola Marseglia, uno dei difensori di Sabrina Misseri, nel corso dell'udienza del processo in Corte di Assise a Taranto per l'omicidio di Sarah Scazzi. "Mariangela - ha detto il legale - aveva un rapporto competitivo con Sarah e Sabrina per Ivano Russo e Massimiliano Fantastico". Con Sarah "non erano amiche, tanto che non aveva neppure il suo numero di cellulare", ha aggiunto. Questo, ha sottolineato Marseglia, "emerge dagli atti processuali". La testimonianza di Mariangela, la ragazza che passo' a prendere Sabrina Misseri e Sarah Scazzi nel pomeriggio del 26 agosto del 2010 per andare al mare, e' importante sotto vari aspetti, in particolare quando descrive il punto in cui Sabrina l'aspettava e cioe' per la strada e non sulla veranda, e lo stato d'animo nervoso con cui l'accolse. "L'hanno presa, l'hanno presa", avrebbe detto Sabrina entrando nell'auto di Mariangela.
LEGALE SABRINA A CORTE, VI PROPONGONO ERRORE GIUDIZIARIO - "Vi stanno proponendo un errore giudiziario sulla base di prove che sono state acquisite in modo barbaro. Le dichiarazioni dei principali testimoni non possono essere ritenute credibili". Cosi' l'avvocato Nicola Marseglia, uno dei legali di Sabrina Misseri, rivolgendosi ai giudici togati e non togati della Corte di Assise del Tribunale di Taranto, durante l'arringa al processo per l'omicidio di Sarah Scazzi, ha attaccato il metodo con cui sono state acquisite le sommarie informazioni testimoniali durante le indagini sul delitto e anche prima del ritrovamento del cadavere della 15enne d Avetrana.
Secondo la sua tesi i testi si sarebbero trasformati in una sorta di alleati dell'accusa e cosi' sarebbe risultata inficiata la genuinita' e l'attendibilita' delle loro dichiarazioni. Sotto accusa soprattutto Mariangela Spagnoletti, testimone chiave che, a un certo punto delle indagini, secondo l'avvocato Marseglia avrebbe cambiato versione, adeguandosi a quello che le veniva prospettato e facendole addirittura credere di essere tra le persone sospettate. L'arringa e' in ancora in corso. In aula sono presenti anche i genitori di Sarah, Giacomo Scazzi e Concetta Serrano Spagnolo.
L'udienza sara' poi aggiornata al 15 aprile prossimo per le eventuali repliche, quindi la Corte si riunira' in camera di Consiglio per la sentenza.
Si e' concentrata soprattutto sulla testimone-chiave Mariangela Spagnoletti l'arringa dell'avvocato Nicola Marseglia, uno dei difensori di Sabrina Misseri, nel corso dell'udienza del processo in Corte di Assise a Taranto per l'omicidio di Sarah Scazzi. "Mariangela - ha detto il legale - aveva un rapporto competitivo con Sarah e Sabrina per Ivano Russo e Massimiliano Fantastico". Con Sarah "non erano amiche, tanto che non aveva neppure il suo numero di cellulare", ha aggiunto. Questo, ha sottolineato Marseglia, "emerge dagli atti processuali". La testimonianza di Mariangela, la ragazza che passo' a prendere Sabrina Misseri e Sarah Scazzi nel pomeriggio del 26 agosto del 2010 per andare al mare, e' importante sotto vari aspetti, in particolare quando descrive il punto in cui Sabrina l'aspettava e cioe' per la strada e non sulla veranda, e lo stato d'animo nervoso con cui l'accolse. "L'hanno presa, l'hanno presa", avrebbe detto Sabrina entrando nell'auto di Mariangela.
LEGALE SABRINA A CORTE, VI PROPONGONO ERRORE GIUDIZIARIO - "Vi stanno proponendo un errore giudiziario sulla base di prove che sono state acquisite in modo barbaro. Le dichiarazioni dei principali testimoni non possono essere ritenute credibili". Cosi' l'avvocato Nicola Marseglia, uno dei legali di Sabrina Misseri, rivolgendosi ai giudici togati e non togati della Corte di Assise del Tribunale di Taranto, durante l'arringa al processo per l'omicidio di Sarah Scazzi, ha attaccato il metodo con cui sono state acquisite le sommarie informazioni testimoniali durante le indagini sul delitto e anche prima del ritrovamento del cadavere della 15enne d Avetrana.
Secondo la sua tesi i testi si sarebbero trasformati in una sorta di alleati dell'accusa e cosi' sarebbe risultata inficiata la genuinita' e l'attendibilita' delle loro dichiarazioni. Sotto accusa soprattutto Mariangela Spagnoletti, testimone chiave che, a un certo punto delle indagini, secondo l'avvocato Marseglia avrebbe cambiato versione, adeguandosi a quello che le veniva prospettato e facendole addirittura credere di essere tra le persone sospettate. L'arringa e' in ancora in corso. In aula sono presenti anche i genitori di Sarah, Giacomo Scazzi e Concetta Serrano Spagnolo.