Sarah: Sabrina preoccupata di rincontrare zia Concetta


di Roberta Calò.
"Voglio la verità" è la scritta che subito cattura l'attenzione di quanti passano davanti al Palazzo di giustizia di Taranto. L'opinione pubblica richiede e a gran voce che venga fatta giustizia per la morte della piccola Sarah Scazzi. Si resta ancora in attesa del verdetto dei giudici togati e della giuria popolare riunitasi  in una palazzina della Scuola sottufficiali della Marina militare sita in San Vito in provincia di Taranto per decidere quale sarà la sorte di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, indagate per l'omicidio dell'adolescente di Avetrana. Gli interessati si sono riuniti lunedì 15 Aprile alle 17.30.

Intanto l'avvocato Nicola Marseglia si fa portavoce della sua assistita, Sabrina, la quale dichiara: "Mi tiene in vita solo la speranza di essere assolta". Il rappresentante legale ha chiarito: "Mi ha ripetuto che la sua preoccupazione costante, oltre al pensiero di Sarah, è che ci dovrà essere un tempo e un luogo in cui incontrare la zia Concetta e il cugino Claudio e guardarsi negli occhi. "Io non ho fatto nulla a Sarah, non ho fatto nulla a nessuno", mi ha ribadito anche se lei psicologicamente è a pezzi".

Sabrina e Cosima continuano a dichiararsi innocenti a differenza dello zio della vittima, Michele Misseri, il quale continua a proclamarsi colpevole. L'opinione pubblica dopo 30 mesi sembra già aver condannato quelli che ritiene, a torto o ragione, siano gli assassini.

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