Ventennale di don Tonino Bello, vento di memoria nel weekend


di Luigi Laguaragnella.
E’ iniziato un weekend memorabile per gli uomini di fede e soprattutto di pace. Il 20 aprile ricorre il ventennale della morte di don Tonino Bello audace vescovo di Molfetta, che ha reso la sua vita un miracolo di speranza,  audacia e coraggio.

Il vescovo salentino rappresenta per i pugliesi un orgoglio e forse non sono mai abbastanza le persone che devono conoscere il carisma di quest’uomo che ha usato letteralmente il titolo episcopale per il bene verso il prossimo, per costruire la pace. Durante la guerra nella ex Jugoslavia insieme ad un gruppetto di giovani è entrato a Sarajevo per tentare di fermare; ha tenuto costantemente aperta la porta del suo episcopato per accogliere barboni, tossicodipendenti e i “prossimi” che la vita pone accanto e che solo persone, come don Tonino sanno leggere le reali possibilità. Ha operato stando in mezzo alla gente e per la gente capovolgendo l’immagine del vescovo che vive come dentro un alone di riservatezza. Ma don Tonino Bello non è stato ed è solo generosità, coraggio e amore. Da grande uomo sostenitore della cultura e delle lettere, oggi rimangono come testamenti disponibili per tutta l’umanità i suoi discorsi, le sue storie, le sue parabole che grazie alle edizioni “la meridiana” continuano a lasciare un messaggio di speranza. Solo grazie alla sua volontà di vedere un mondo più a immagine e somiglianza di Dio, il movimento per la Pace Pax Christi continua a rendergli testimonianza. E’ davvero un prodigio, figlio della Puglia, don Tonino: non a caso a Roma è in corso il processo per le beatificazione. Il vescovo salentino (nato ad Alessano) è un miracolo di vita reale, concreta, tangibile.

A venti anni dalla sua morte (20 aprile 1993) in molte città pugliesi verrà ricordato attraverso incontri, eventi culturali e preghiere.

A Bari, già da domani 19 aprile presso la chiesa di San Marcello alle 20 è previsto un convegno giovani organizzato dal Servizio diocesano per la Pastorale giovanile, dal titolo “Un’appartenenza che genera umanità” in cui interverranno don Ciccio Savino parroco-rettore del Santuario dei Santi Medici di Bitonto e Franco de Palo operatore sociale membro di Pax Christi. Nell’ottica delle giovani generazioni in rapporto al questione del nostro Mezzogiorno partecipare all’incontro potrebbe risultare interessante.

Nel giorno del ventennale il 20 aprile nella chiesa di Santa Scolastica al porto nella città  vecchia alle 20 l’associazione Pax Christi invita tutta la cittadinanza a pregare insieme con l’appuntamento “20 alle 20” un itinerario di preghiera che il movimento anima già da qualche anno in collaborazione delle parrocchie della diocesi. Domenica 21, invece, ancora presso la chiesa di San Marcello, sarà proiettato il film dedicato a don Tonino “L’anima attesa” con la regia di Edoardo Winspeare. La realizzazione di questo docu-film è avvenuta grazie ad una raccolta fondi della gente comune.

Non solo Bari, Molfetta o il Salento devono essere in festa: in questo weekend ogni pugliese dovrebbe riflettere il viso sorridente di don Tonino, uomo, come scrivono i seguaci della “sua” casa editrice la meridiana, che aveva lo sguardo capace di andare oltre e dentro le cose. Guardare oltre confine. Come la Puglia.

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