Vinitaly: non solo vino pugliese sugli scudi, anche olio, birra, capocollo, tonno


BARI. Non solo vino tra i gioielli pugliesi in mostra al Vinitaly 2013. Il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna ha avviato il suo “giro” con l’assessore Fabrizio Nardone visitando il salone dell’olio e delle paste alimentari, all’interno della rassegna veronese di enogastronomia.

“Ho avuto modo di apprezzare la capacità dei pugliesi di inventarsi nuove attività, trasformando prodotti innovativi”.
La Puglia dell’oro giallo, con le sue opere d'arte olivicole, è senza dubbio una presenza eccellente a Verona, con prodotti di assoluto rispetto. Un esempio sono i numeri della tenuta di Grottaglie – “olio tarantino”, fa notare l’assessore Nardone - dove si opera su base totalmente biologica, a ciclo chiuso, riutilizzando tutti i prodotti di risulta: 14mila ulivi tradizionali, 53mila piante sperimentali due pozzi artesiani con 60 km di tubazioni, 5 km di recinzione metallica su muretti in pietra.

Ma ci sono altre eccellenze pugliesi da degustare a Verona – e non solo – si va dal capocollo di Martina Franca alle birre dei giovani produttori, che stanno mettendo in rete i microbirrifici locali. Offrono tra le altre la gustosa “birrozza” salentino e sono al Vinitaly con il contributo della Regione, che ha favorito la loro presenza,
Non teme concorrenti il tonno di Torre Colimena, anche perché lo stabilimento di Avetrana è l’unico in tutta il territorio regionale. Il pesce – solo tonnetti rossi, bianchi e palamite, pescati nello Ionio ed esemplari di importazione inferiori a 30 chili, perché contengono meno metalli pesanti – viene cotto in acqua aromatizzata secondo una ricetta tradizionale. Un prodotto naturale da primato: già premiato a Vinitaly nel 2011, è tra le eccellenze italiane del 2012, ed ha ottenuto riconoscimenti nazionali da Agrifood e Gambero Rosso.

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