BARI - La mozione presentata dall’On. Roberto Giacchetti del Pd è sacrosanta, perché impegna al ripristino – senza tergiversare – del Mattarellum, espellendo dal mondo degli umani il diseducativo e corruttivo Porcellum”.
Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, a proposito della mozione presentata alla Camera dei deputati dall’On. Roberto Giacchetti sul ripristino della legge elettorale c.d. Mattarellum e alle polemiche politiche che ha innescato.
“Mi pare tuttavia spaventoso - dice - che all’iniziativa di Giacchetta non solo non abbiano partecipato tutti i deputati del Pd, ma pare che i capigruppo stiano tentando di convincere tutti i firmatari a ritirare la propria sottoscrizione.
La giustificazione è degna di un film di fantascienza. È detto che la mozione è intempestiva, nel Pd pare che non arrivi mai il tempo per fare cose buone, e soprattutto ‘divisiva’. Rischia cioè di far naufragare il patto di governo con Berlusconi.
Ora, a parte il fatto che la materia elettorale non dovrebbe mai essere posta a fondamento di un patto di governo, ciò che più urta è questo utilizzo ormai inflazionato della più brutta parola che sia stata inventata nei tempi recenti: ‘divisivo’.
Da quando l'hanno inventata, temo che questa parola sia usata dai politici anche in famiglia. Per cui vanno in bagno tutti assieme (sarebbe ‘divisivo’ andare uno per volta), mangiano con le stesse posate e piatti e bevono dallo stesso bicchiere.
È incredibile. Quando alcuni parlano non si accorgono nemmeno che alcune parole violano l’essenza della democrazia. Che sono infatti la politica e la democrazia se non un dividersi in materia ordinata?
Un po' di serietà non guasterebbe. Apprezzerei di più coloro che senza tergiversare in improbabili scuse dicessero di preferire il Porcellum, perché così non avrebbero bisogno di chiedere i voti e soprattutto di meritarseli”.
Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, a proposito della mozione presentata alla Camera dei deputati dall’On. Roberto Giacchetti sul ripristino della legge elettorale c.d. Mattarellum e alle polemiche politiche che ha innescato.
“Mi pare tuttavia spaventoso - dice - che all’iniziativa di Giacchetta non solo non abbiano partecipato tutti i deputati del Pd, ma pare che i capigruppo stiano tentando di convincere tutti i firmatari a ritirare la propria sottoscrizione.
La giustificazione è degna di un film di fantascienza. È detto che la mozione è intempestiva, nel Pd pare che non arrivi mai il tempo per fare cose buone, e soprattutto ‘divisiva’. Rischia cioè di far naufragare il patto di governo con Berlusconi.
Ora, a parte il fatto che la materia elettorale non dovrebbe mai essere posta a fondamento di un patto di governo, ciò che più urta è questo utilizzo ormai inflazionato della più brutta parola che sia stata inventata nei tempi recenti: ‘divisivo’.
Da quando l'hanno inventata, temo che questa parola sia usata dai politici anche in famiglia. Per cui vanno in bagno tutti assieme (sarebbe ‘divisivo’ andare uno per volta), mangiano con le stesse posate e piatti e bevono dallo stesso bicchiere.
È incredibile. Quando alcuni parlano non si accorgono nemmeno che alcune parole violano l’essenza della democrazia. Che sono infatti la politica e la democrazia se non un dividersi in materia ordinata?
Un po' di serietà non guasterebbe. Apprezzerei di più coloro che senza tergiversare in improbabili scuse dicessero di preferire il Porcellum, perché così non avrebbero bisogno di chiedere i voti e soprattutto di meritarseli”.
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