Berlusconi: "Io come Tortora, vogliono eliminarmi"


BRESCIA - Alta tensione ieri a Brescia dove si è svolta la manifestazione del Pdl contro la 'persecuzione giudiziaria' nei confronti di Silvio Berlusconi, presente in piazza. Da una parte il Cavaliere e i suoi sostenitori, dall'altra migliaia di manifestanti, tra cui simpatizzanti del Movimento 5 Stelle e appartenenti ai centri sociali, che hanno contestato gli esponenti del Popolo della Liberta' al grido di "in galera, in galera".

"Siamo qui dopo un'altra settimana di assedio e violenza contro di me, ma se qualcuno pensava di scoraggiarmi si e' sbagliato di grosso, se pensavano di intimidirmi si e' sbagliato di grosso e restera' deluso", ha affermato Berlusconi, il quale ha attaccato la magistratura"che vuole eliminarmi".
Berlusconi, "io innocente come Tortora"

La kermesse e' stata aperta con un Inno Nazionale che non si e' riuscito a sentire per il coro di fischi mentre un manifestante del Pdl ha denunciato di essere stato ferito al volto. "Stavo cercando di difendere un gruppo di anziani aggrediti e insultati da un gruppo dei centri sociali e per questo mi hanno aggredito con calci e pugni. Se li vedessi li riconoscerei", ha spiegato il manifestante che aveva un taglio sullo zigomo destro.

Berlusconi, come era atteso, ha affrontato il tema della giustizia innanzitutto sostenendo che occorre una vera riforma, "che non piu' attendere. E noi, in Parlamento, ci batteremo per questo. Ripresenteremo quella proposta nella scorsa legislatura". In particolare, l'ex premier ha parlato della responsabilita' civile dei magistrati, "che non pagano mai i loro errori". Berlusconi si e' poi rivolto a coloro che, "dopo quell'atto assurdo" (la condanna), pensavano "potessi perdere la testa, mi potessi abbandonare al fallo di reazione. Anche in questo caso si sono sbagliati" e ha aggiunto che lui e' una "persona forte, ho i mezzi per difendermi, mi batto e resto in campo, ma quando quello che e' capitato a me capita ad un cittadino, puo' difendersi? Tutti possono finire nel tritacarne della giustizia". E poi ha inviato un messaggio a quei magistrati che "mi odiano" e che, a detta sua, hanno nei suoi confronti un pregiudizio politico: "voglio mandare a questi magistrati un messaggio, potete farmi di tutto ma non potrete mai impedire a milioni di italiani di volermi alla testa del Pdl".

Per sgombrare il campo da possibili contraccolpi che il tema della giustizia possa avere sul governo, Berlusconi ha voluto sottolineare, con forza: "noi in questo governo ci crediamo e lo sosterremo lealmente. Questo governo e' un fatto epocale, per la prima volta centrodestra e centrosinistra sono riusciti a mettersi insieme e possono fare il bene del Paese".

E in questo ha elencato alcune delle riforme che devono essere fatte, dall'abolizione dell'Imu, al non aumento dell'Iva, e poi bisogna "tagliare le unghie a quel mostro che si chiama Equitalia, detassare totalmente le nuove assunzioni, dare una scossa positiva all'attivita' delle imprese". Questi cinque provvedimenti "sono stati esplicitamente citati da Letta nel suo discorso programmatico davanti al Parlamento. Io sono una persona leale e quando stringo la mano ad una persona per me questo e' come siglare un contratto". Terminato il comizio, Berlusconi ha lasciato immediatamente la piazza teatro di tensioni e contestazioni gia' a partire dal primo pomeriggio, nei confronti di tutti i leader del Pdl che man mano arrivavano e in particolare di Renato Brunetta che le forze dell'ordine hanno dovuto scortare attrezzati in tenuta antisommossa, con caschi e scudi. Alla fine si contera' un giovane militante Pdl leggermente ferito una decina di contestatori identificati dalla polizia.

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