di Francesco Brescia - Gli elettori biscegliesi hanno così deciso: sarà duello (e in questo caso il termine 'duello' assume purtroppo anche toni di resa dei conti... ne resterà solo uno) tra il primo cittadino uscente Francesco Spina e il suo ex vice sindaco Gianni Casella, uno degli artefici della caduta dell'amministrazione comunale insediatasi nel mese di maggio 2011.
Domenica 9 e lunedì 10 giugno i biscegliesi saranno nuovamente chiamati alle urne per decidere se affidare il governo della città al sindaco uscente scevro da sostegni (o avrei dovuto dire condizionamenti?) della destra pidiellina (i cui voti sono stati mangiucchiati in gran parte della lista “Il Torrione” dell'abile regista ed eurodeputato Sergio Silvestris) o al vice sindaco uscente forte dell'appoggio di partiti come la DC (quasi al 12% in città : primo partito) ma che fa storcere il naso a quanti, al primo turno, hanno preferito i candidati sindaco Angarano (PD, Sel, Circolo dei Valori) e Napoletano (tre liste civiche di ispirazione di sinistra).
Chiunque vinca sarà il vero trionfatore delle proprie scelte: mi spiego meglio.
Ipotesi vittoria Spina. M'immagino possa dire più o meno così...: non solo mi avete messo uno sgambetto ignobile e meschino per farmi cadere e abbattermi politicamente... ma... ok, sono caduto, mi sono, a fatica (ma non poi tanto), rialzato, mi sono liberato di voi (un “voi” molto pesante sul piano elettorale e delle scelte) e ora sono più forte di prima. Quasi quasi devo pure ringraziarvi! Anzi, no: davvero grazie. Ho liberato la città , grazie a voi, dal monopolio romano-europeo radicatosi in città .
Ipotesi vittoria Casella. Potrebbe dire probabilmente così: visto? Avevo nettamente ragione io! I biscegliesi ne hanno abbastanza del tuo andirivieni tra partiti (possibile che Casella possa dire ciò... proprio lui? Vabbé, continuiamo) e ha preferito andare sul sicuro: me, il Pdl, il Torrione e soprattutto la granitica e inossidabile DC. Io sono la vera novità , fatti da parte perché tocca a me ora. Quella firma dal notaio altro non era che la chiara volontà non solo di tredici consiglieri, ma dell'intera città .
Sono ipotesi, sia chiaro. Non è un'ipotesi, ma un dato reale, il fatto che gli elettori di centro-sinistra o del M5S guardino con occhio schizzinoso, quasi disgustato, quanti 'dei loro' comunque andranno a esprimere la personale preferenza il 9 e 10 giugno.
Quasi come se aver votato per uno dei tre candidati perdenti significasse l'automatica esclusione di questi elettori dal ballottaggio.
In molti (non tutti, sia chiaro anche questo!) non capiscono che finché si potrà esercitare un diritto così rilevante come quello del voto, nessuno potrà toglierlo a nessuno.
Questo è lo 'schizzinosismo' di sinistra (che dovrebbe impegnare il tempo più a riflettere sui propri errori e magari a risolverli per non commetterli più, piuttosto che a scrivere papiri di rimbrotti e rampogne solenni l'uno contro l'altro su Facebook).
Per non parlare di certi gruppi (nati sempre su Facebook) recanti come nome “Casella? No, grazie” con tanto di foto del candidato sindaco con un divieto di accesso, come si fa con gli “Io non posso entrare” per gli animali nei bar...! Questi attacchi d'arte (simili a conati di vomito) non sono francamente accettabili.
Che fine hanno fatto i contenuti cara sinistra, caro centro, cara destra?
Domenica 9 e lunedì 10 giugno i biscegliesi saranno nuovamente chiamati alle urne per decidere se affidare il governo della città al sindaco uscente scevro da sostegni (o avrei dovuto dire condizionamenti?) della destra pidiellina (i cui voti sono stati mangiucchiati in gran parte della lista “Il Torrione” dell'abile regista ed eurodeputato Sergio Silvestris) o al vice sindaco uscente forte dell'appoggio di partiti come la DC (quasi al 12% in città : primo partito) ma che fa storcere il naso a quanti, al primo turno, hanno preferito i candidati sindaco Angarano (PD, Sel, Circolo dei Valori) e Napoletano (tre liste civiche di ispirazione di sinistra).
Chiunque vinca sarà il vero trionfatore delle proprie scelte: mi spiego meglio.
Ipotesi vittoria Spina. M'immagino possa dire più o meno così...: non solo mi avete messo uno sgambetto ignobile e meschino per farmi cadere e abbattermi politicamente... ma... ok, sono caduto, mi sono, a fatica (ma non poi tanto), rialzato, mi sono liberato di voi (un “voi” molto pesante sul piano elettorale e delle scelte) e ora sono più forte di prima. Quasi quasi devo pure ringraziarvi! Anzi, no: davvero grazie. Ho liberato la città , grazie a voi, dal monopolio romano-europeo radicatosi in città .
Ipotesi vittoria Casella. Potrebbe dire probabilmente così: visto? Avevo nettamente ragione io! I biscegliesi ne hanno abbastanza del tuo andirivieni tra partiti (possibile che Casella possa dire ciò... proprio lui? Vabbé, continuiamo) e ha preferito andare sul sicuro: me, il Pdl, il Torrione e soprattutto la granitica e inossidabile DC. Io sono la vera novità , fatti da parte perché tocca a me ora. Quella firma dal notaio altro non era che la chiara volontà non solo di tredici consiglieri, ma dell'intera città .
Sono ipotesi, sia chiaro. Non è un'ipotesi, ma un dato reale, il fatto che gli elettori di centro-sinistra o del M5S guardino con occhio schizzinoso, quasi disgustato, quanti 'dei loro' comunque andranno a esprimere la personale preferenza il 9 e 10 giugno.
Quasi come se aver votato per uno dei tre candidati perdenti significasse l'automatica esclusione di questi elettori dal ballottaggio.
In molti (non tutti, sia chiaro anche questo!) non capiscono che finché si potrà esercitare un diritto così rilevante come quello del voto, nessuno potrà toglierlo a nessuno.
Questo è lo 'schizzinosismo' di sinistra (che dovrebbe impegnare il tempo più a riflettere sui propri errori e magari a risolverli per non commetterli più, piuttosto che a scrivere papiri di rimbrotti e rampogne solenni l'uno contro l'altro su Facebook).
Per non parlare di certi gruppi (nati sempre su Facebook) recanti come nome “Casella? No, grazie” con tanto di foto del candidato sindaco con un divieto di accesso, come si fa con gli “Io non posso entrare” per gli animali nei bar...! Questi attacchi d'arte (simili a conati di vomito) non sono francamente accettabili.
Che fine hanno fatto i contenuti cara sinistra, caro centro, cara destra?