ALBERONA. Alla scoperta di Alberona con “Discovering Puglia”: domenica 12 maggio, dalle ore 10 alle ore 12, i visitatori potranno ammirare il centro storico alberonese, riconosciuto dall’Anci come uno dei “Borghi più belli d’Italia” e premiato dal Touring Club con la Bandiera Arancione, marchio di qualità turistica e ambientale. Alberona è terra di archi medievali, antiche fontane, portali nobiliari. Uno dei suoi monumenti, la Torre del Priore, ricorda quando il paese fu sede dei Templari e, successivamente, dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. Nel pomeriggio, dalle ore 16 alle ore 17, si terrà il laboratorio di educazione ambientale all’interno del Centro Visita dedicato al cinghiale. Partecipare all’evento è completamente gratuito, ma occorre prenotarsi al numero 333.8609919. Alberona appare come ‘aggrappata’ al Monte Stilo, a 732 metri sul livello del mare e si annuncia alla vista come un presepe. Il primo monumento che s’incontra salendo verso il paese è la Fontana Muta. Dal 1824, quest’oasi di ristoro “parla” attraverso l’eterno scrosciare dell’acqua. Più avanti, il Muro Architettonico racconta come l’arte e l’amore possano modellare anche la pietra, addolcendola, facendole trovare le forme della grazia e della bellezza. Pochi passi ancora e in alto, sulla sinistra, s’intravede il monumento al Tenente Andrea Nazzaro, eroe della Resistenza al terrore nazifascista. Il Muraglione sale fino alla piazza panoramica dove la vista domina tutto il Tavoliere. Quando il cielo è generoso, da questo punto si possono vedere il Castello Svevo Angioino di Lucera, i contorni delle città e perfino le Isole Tremiti. Un orizzonte ampio come una giornata estiva carezzata dal vento, capace di volare sulle ali dei falchi che sorvolano i boschi tutti intorno. Il cuore del borgo è a pochi metri, in Piazza Civetta. La Chiesa di San Rocco svetta sull’agorà con la facciata gotica e la cuspide conica del suo campanile. All’interno del tempio, posto in alto sopra l’altare, gli occhi vanno sulla statua della Madonna Incoronata. La Vergine, accompagnata da due angioletti, è seduta su un trono d’albero e sembra avere ali fatte di foglie. Facendosi accompagnare dalla discesa che si stende ai piedi dell’edificio sacro, si arriva alla storica abitazione di Vincenzo d’Alterio, uno dei poeti che ha contribuito a fare di Alberona un piccolo borgo dalla grande tradizione letteraria. Una tradizione che vede nel poeta Giacomo Strizzi, insegnante elementare scomparso nel 1961, la massima espressione di una vocazione lirica omaggiata ogni anno dal paese con un premio internazionale dedicato alla poesia. Qualche metro più in là e, all’ombra del monumento ai Caduti, si apre lo scrigno dell’Antiquarium, un museo che raccoglie le antiche testimonianze della storia alberonese. Nei pressi dell’Antiquarium c’è la Chiesa Madre o Priorale, un tempo dimora dei Cavalieri di Malta che vi hanno fatto imprimere il proprio stemma. Anticamente, il campanile dell’edificio sacro era la torre militare dei Templari. La Chiesa Madre fu fatta edificare proprio dai Templari che la dedicarono alla Natività di Maria Santissima. Alberona è un avamposto di fascino e mistero. Bisogna avere la curiosità di perdersi nei suoi meandri per scoprirne i vicoli, ammirare l’Arco dei Mille, oltrepassare l’Arco Calabrese, abbeverarsi alla gelida e purissima fonte dei Pisciarelli e della Fontanella. E ovunque, tra strade strette o piazze ariose, gli occhi sono raggiunti da spiragli di luce e paesaggi architettonici che diventano un tutt’uno con la natura circostante.