BARI - Proseguendo nel tour ricognitivo in atto sullo stato della Sanità pugliese, una delegazione del PdL alla Regione composta dal Presidente Ignazio Zullo e dal Vice-Presidente della Commissione Sanità , Maurizio Friolo ha incontrato i rappresentanti di categoria degli specialisti ambulatoriali accreditati per la diagnostica di laboratorio, diagnostica per immagini, terapia fisica e riabilitativa, branche a visita.
E’ stata condivisa un’analisi delle problematiche di settore che parte dalla necessità di un’integrazione pubblico-privato nella erogazione di prestazioni, che il privato peraltro è in grado di fornire comunque a costi più bassi del pubblico, ma che invece si scontra con una strategia di sostanziale pesante disincentivazione del privato stesso, il cui apporto potrebbe essere ottimizzato, anche in termini di spesa, attraverso percorsi diagnostici condivisi che partano da una reale verifica dei fabbisogni territoriali, nel quadro di una migliore appropriatezza prescrittiva.
Evidenziata altresì l’insostenibilità del tariffario nazionale recentemente introdotto a livello nazionale, che dovrebbe essere peraltro comprensivi di tutti gli sconti in essere ma al quale la Regione Puglia ha aggiunto un ulteriore, ancor più insostenibile sconto del 20%. Il tutto ad effetto immediato, e cioè a partire già dal prossimo 1 giugno, ossia a discapito di qualsiasi programmazione aziendale e senza attendere l’esito del ricorso al TAR Lazio nei confronti del tariffario nazionale. Tutto questo non potrà non avere pesanti ripercussioni in termini sia occupazionali sia di mancati aggiornamenti tecnologici.
I suddetti rappresentanti di categoria, che chiedono soprattutto di sapere se si ritiene il loro apporto ‘una risorsa o soltanto una spina da eliminare’, hanno dichiarato la loro disponibilità ad operare a supporto delle ‘case della salute’, ottimizzando anche così l’utilizzo delle risorse. Disponibilità che Zullo ha reputato – oltre che preziosa - assolutamente coerente con l’attuale normativa, cui peraltro imputa gravi limiti in materia di accreditamenti, assegnati non già in ragione delle esigenze territoriali, ma soltanto di meri riferimenti cronologici., ed ha confutato l’ideologia statalista in cui si concretizza il vendolismo.
E’ stato concordato infine di istituzionalizzare il confronto, e che il PdL avrebbe chiesto un’audizione delle suddette categorie in Commissione Sanità .
E’ stata condivisa un’analisi delle problematiche di settore che parte dalla necessità di un’integrazione pubblico-privato nella erogazione di prestazioni, che il privato peraltro è in grado di fornire comunque a costi più bassi del pubblico, ma che invece si scontra con una strategia di sostanziale pesante disincentivazione del privato stesso, il cui apporto potrebbe essere ottimizzato, anche in termini di spesa, attraverso percorsi diagnostici condivisi che partano da una reale verifica dei fabbisogni territoriali, nel quadro di una migliore appropriatezza prescrittiva.
Evidenziata altresì l’insostenibilità del tariffario nazionale recentemente introdotto a livello nazionale, che dovrebbe essere peraltro comprensivi di tutti gli sconti in essere ma al quale la Regione Puglia ha aggiunto un ulteriore, ancor più insostenibile sconto del 20%. Il tutto ad effetto immediato, e cioè a partire già dal prossimo 1 giugno, ossia a discapito di qualsiasi programmazione aziendale e senza attendere l’esito del ricorso al TAR Lazio nei confronti del tariffario nazionale. Tutto questo non potrà non avere pesanti ripercussioni in termini sia occupazionali sia di mancati aggiornamenti tecnologici.
I suddetti rappresentanti di categoria, che chiedono soprattutto di sapere se si ritiene il loro apporto ‘una risorsa o soltanto una spina da eliminare’, hanno dichiarato la loro disponibilità ad operare a supporto delle ‘case della salute’, ottimizzando anche così l’utilizzo delle risorse. Disponibilità che Zullo ha reputato – oltre che preziosa - assolutamente coerente con l’attuale normativa, cui peraltro imputa gravi limiti in materia di accreditamenti, assegnati non già in ragione delle esigenze territoriali, ma soltanto di meri riferimenti cronologici., ed ha confutato l’ideologia statalista in cui si concretizza il vendolismo.
E’ stato concordato infine di istituzionalizzare il confronto, e che il PdL avrebbe chiesto un’audizione delle suddette categorie in Commissione Sanità .