TARANTO - Nuova impasse sul caso Ilva. L'azienda ha presentato ricorso al tribunale del riesame di Taranto contro il sequestro del patrimonio dei Riva, per una cifra di 8 miliardi e 100 milioni di euro, disposto il 24 maggio scorso dal gip Patrizia Todisco.
+ Incontro regionale il 3 giugno a Bari
L'istanza, si e' appreso, e' firmata dall'amministratore delegato, Enrico Bondi. Il sequestro a Ilva e Riva Fire riguarda beni mobili e immobili e disponibilità economiche. L'accusa è associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati ambientali plurimi.
'L'importanza dell'Ilva per l'economia di Taranto non sfugge a nessuno, ma dobbiamo tutelare la salute di tutti''. Se non si vuole chiudere lo stabilimento, ''il Parlamento o il governo facciano un'altra legge per impedirlo. Cosi' come con la 231. Noi non possiamo esimerci dall'applicare la legge''. Cosi' al Sole 24 Ore il procuratore di Taranto Franco Sebastio. ''In giugno il nostro lavoro sara' finito, poi - rileva - tocchera' ai giudici. Entro un anno massimo il dibattimento''.
WWF incontra garante Aia - Si è discusso delle problematiche relative all’attuazione dell’Autorizzazione Integrata ambientale (AIA) nell’importante incontro tra il Garante dell’applicazione dell’AIA dell’ILVA, dott. Vitaliano Esposito. E la delegazione del WWF, rappresentata dall’avv. Antonio de Feo, Consigliere Nazionale del WWF Italia e dal dott. Fabio Millarte, Presidente del WWF Taranto.
Il cordiale colloquio, che si è protratto per lungo tempo, ha consentito al WWF di portare a conoscenza il dott. Esposito di alcuni indirizzi che potrebbero essere praticabili per avviare una soluzione del problema ambientale causato dall’ILVA alla città di Taranto.
Tra queste la sospensione dell’attività dell’Area a caldo e degli impianti affinché possano essere bonificati con l’implementazione di diverse e nuove tecnologie di abbattimento e produzione, nonché lo sviluppo di uno studio di fattibilità giuridico - finanziario di un modello di partecipazione dello Stato, non solo attraverso l’utilizzo di ammortizzatori sociali, che consentirebbe il completamento dell’opera di risanamento ambientale ma, con oneri a carico dell’ILVA.
Il WWF invierà una nota al Ministero, al Garante ed alle autorità tecniche competenti per puntualizzare quanto prospettato nell’incontro con il Garante e coinvolgerà la Facoltà di Ingegneria per il necessario supporto tecnico.
ANGELETTI, OK SE TORNASSE PUBBLICA - ''Se l'Ilva tornasse allo Stato non sarebbe una scelta sbagliata. L'alternativa e' chiuderla: ancora peggio''. Cosi' il leader della Uil, Luigi Angeletti, che aggiunge: ''L'unico altro proprietario che io vedo e' Saccomanni''.
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L'istanza, si e' appreso, e' firmata dall'amministratore delegato, Enrico Bondi. Il sequestro a Ilva e Riva Fire riguarda beni mobili e immobili e disponibilità economiche. L'accusa è associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati ambientali plurimi.
'L'importanza dell'Ilva per l'economia di Taranto non sfugge a nessuno, ma dobbiamo tutelare la salute di tutti''. Se non si vuole chiudere lo stabilimento, ''il Parlamento o il governo facciano un'altra legge per impedirlo. Cosi' come con la 231. Noi non possiamo esimerci dall'applicare la legge''. Cosi' al Sole 24 Ore il procuratore di Taranto Franco Sebastio. ''In giugno il nostro lavoro sara' finito, poi - rileva - tocchera' ai giudici. Entro un anno massimo il dibattimento''.
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Il cordiale colloquio, che si è protratto per lungo tempo, ha consentito al WWF di portare a conoscenza il dott. Esposito di alcuni indirizzi che potrebbero essere praticabili per avviare una soluzione del problema ambientale causato dall’ILVA alla città di Taranto.
Tra queste la sospensione dell’attività dell’Area a caldo e degli impianti affinché possano essere bonificati con l’implementazione di diverse e nuove tecnologie di abbattimento e produzione, nonché lo sviluppo di uno studio di fattibilità giuridico - finanziario di un modello di partecipazione dello Stato, non solo attraverso l’utilizzo di ammortizzatori sociali, che consentirebbe il completamento dell’opera di risanamento ambientale ma, con oneri a carico dell’ILVA.
Luigi Angeletti, segretario Uil |
ANGELETTI, OK SE TORNASSE PUBBLICA - ''Se l'Ilva tornasse allo Stato non sarebbe una scelta sbagliata. L'alternativa e' chiuderla: ancora peggio''. Cosi' il leader della Uil, Luigi Angeletti, che aggiunge: ''L'unico altro proprietario che io vedo e' Saccomanni''.