BARI - “Convitto Falcone”, l’ultimo film del regista siciliano Pasquale Scimeca, già autore di “Placido Rizzotto” e “Malavoglia”, sarà presentato, dopo l’anteprima assoluta alla scorsa Mostra di Venezia, in anteprima regionale il 24 maggio a Bari nel corso dell’incontro “Spirito di servizio - L’eredità di Giovanni Falcone” organizzato dal Centro di Documentazione “Antonino Caponnetto” della III Circoscrizione di Bari in collaborazione con il Liceo Socrate, presso l’auditorium del liceo Socrate, in Via d’Aquino, a partire dalle ore 10,15. Il mediometraggio di Scimeca, ospite d’onore della manifestazione barese, contribuisce a ventun anni dall’assassinio del giudice Giovanni Falcone, di sua moglie e degli uomini della scorta, a interrogarsi sull’eredità morale, etica di un uomo che alla domanda di un giornalista che gli chiedeva perché rischiava, ogni giorno, la propria vita, rispose: “Per spirito di servizio”, donde il titolo scelto per l’incontro. Niente di eroico quindi nella visione di Falcone, ma semplicemente, uomini e donne che vivono la comunità come quel bene pubblico in cui ognuno è chiamato ad esercitare i propri diritti e a fare il proprio dovere. L’eredità di Falcone sembra oggi dissipata nei mille rivoli della corruzione, degli sprechi, dell’interesse particolare, delle disuguaglianze ma l’impegno di legalità che accompagna il percorso di molti cittadini, spesso invisibili, anonimi, giovani e meno giovani, sono il segno tangibile della voglia e della possibilità di rendere concreto ogni giorno il cambiamento. Cambiamento raccontato anche in questo film di Scimeca che si avvale della colonna sonora di Franco Battiato, e tratto dal romanzo “La mia partita” di Giuseppe Cadili, in cui si narra la storia dell’undicenne Antonio il quale, grazie a una borsa di studio, lascia la sua casa in un piccolo paese delle Madonie per andare a studiare al Convitto Nazionale “Giovanni Falcone” di Palermo (dove ha davvero frequentato la scuola elementare il giudice ucciso a Capaci). Ma il ragazzo soffre molto lontano da casa e dal calore della sua famiglia. Per questo assume un atteggiamento svogliato e scostante fino ad assumere comportamenti da bullo. Ma i dubbi e i rimorsi lo tormentano, anche perché sa di essere “uno dei ragazzi della scuola di Falcone”, come gli ricordano sempre i suoi professori. Quindi come può commettere un’azione illegale proprio lì? Che ne sarà degli insegnamenti che ha ricevuto fino a quel momento? Le immagini di finzione si mescolano a immagini di repertorio, ai filmati sul funerale seguito alla strage di Capaci, agli spezzoni di interviste come quella in cui Falcone dice “la mafia non è affatto invincibile. Come tutte le cose umane ha un inizio e una fine”. Alla proiezione del film è prevista, oltre a quella del regista, del procuratore capo della Repubblica del Tribunale di Lucera, Domenico Seccia, la partecipazione del produttore esecutivo Linda Di Dio, del referente dell’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari, Stefano Fumarulo, Nisio Palmieri, coordinatore Osservatorio Legalità Bari, del presidente della III Circoscrizione Picone – Poggiofranco Francesco Polemio, di Anton Giulio Mancino, consulente Centro “Caponnetto”. Per info e prenotazioni: 338.7746218.