Redsport Gdp. Le previsioni della vigilia sono state confermate. Dopo Napoli, Mark Cavendish centra il secondo successo del Giro d'Italia n.73 bruciando sul traguardo di Margherita di Savoia l'italiano
Elia Viviani.
Il britannico in 3h 56' 03" si conferma il 're dello sprint' al termine di una tappa che, per il suo percorso pianeggiante lungo 169 Km, si è aperta con la fuga dalla partenza di Mola in direzione di Bari da parte di Bobdrige e Wurf.
I due corridori australiani rispettivamente appartenenti ai Team Blanco e Camandelle venivano risucchiati dal gruppo della maglia rosa a Trinitapoli dove al 36 Km dall'arrivo iniziavano i tentativi di fuga. In primis da parte di Luca Paolini.
L'attuale leader della classifica generale sostava all'ingresso di Giovinazzo per rendere omaggio alla gigantografia dedicata al suo amico e maestro scomparso Franco Ballerini già ct azzurro. E' stata una tappa che, condizionata dal gran caldo, ha visto annotare numerose cadute.
Fra esse si registra anche quella di una moto di servizio, al seguito della carovana rosa, scivolata in curva al passaggio di Canosa. A far da cornice a questa tappa l'entusiasmo del pubblico che ha accolto festosamente il transito dei corridori. E' il tangibile segno che la Puglia è terra per il ciclismo!
Il britannico in 3h 56' 03" si conferma il 're dello sprint' al termine di una tappa che, per il suo percorso pianeggiante lungo 169 Km, si è aperta con la fuga dalla partenza di Mola in direzione di Bari da parte di Bobdrige e Wurf.
I due corridori australiani rispettivamente appartenenti ai Team Blanco e Camandelle venivano risucchiati dal gruppo della maglia rosa a Trinitapoli dove al 36 Km dall'arrivo iniziavano i tentativi di fuga. In primis da parte di Luca Paolini.
L'attuale leader della classifica generale sostava all'ingresso di Giovinazzo per rendere omaggio alla gigantografia dedicata al suo amico e maestro scomparso Franco Ballerini già ct azzurro. E' stata una tappa che, condizionata dal gran caldo, ha visto annotare numerose cadute.
Fra esse si registra anche quella di una moto di servizio, al seguito della carovana rosa, scivolata in curva al passaggio di Canosa. A far da cornice a questa tappa l'entusiasmo del pubblico che ha accolto festosamente il transito dei corridori. E' il tangibile segno che la Puglia è terra per il ciclismo!
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