Patto di stabilità: appello di Vendola ai parlamentari, “Si può porre rimedio”


BARI - “Spero di fare una battaglia con tutte le forze politiche pugliesi, con tutti i parlamentari pugliesi.  Spero che nessuno venga folgorato sulla via della furbizia. E spero che anche il centrodestra, come ha fatto in questi anni e su questo argomento, continui a condividere l’analisi dell’ingiustizia che la Puglia subisce, in un contesto terribile come quello dettato da Bruxelles in relazione alle politiche di austerità e ai vincoli del patto”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in conferenza stampa questo pomeriggio sul Patto di stabilità  con l’assessore al bilancio Leonardo Di Gioia.

Vendola ha spiegato come la Puglia sia doppiamente penalizzata, a livello europeo nel quadro dei vincoli del patto e a livello nazionale “perché viene violato il principio di eguaglianza tra i cittadini italiani”.

“Per un cittadino pugliese infatti – ha aggiunto Vendola - si può spendere un terzo di quello che si può spendere per un cittadino di un’altra regione. E questo grazie alle regole, ingarbugliate e anche un po’ bizantine, che hanno contribuito a formare il calcolo del patto di stabilità. A me pare incredibile  - ha continuato Vendola – che, da un punto di vista degli investimenti, la Puglia possa investire 300 euro per un cittadino pugliese mentre per un cittadino lucano o calabrese le rispettive regioni ne possano investire 1000. E’ una grande ingiustizia a cui si può porre rimedio”.

Per Vendola infatti “la Puglia ha dei privilegi”. Eccoli: “Sono pugliesi i Presidenti delle commissioni bilancio sia della Camera che del Senato. La deputazione pugliese è molto folta ed autorevole. C’è un governo che si regge su una maggioranza larghissima e quindi hanno un grande potere in Parlamento”.

Da qui “l’appello sommesso” del Presidente ai parlamentari. “Usate questo grande potere che avete in Parlamento per difendere gli interessi della Puglia. Si dice che questo governo sia un governo di servizio – ha aggiunto Vendola - io non lo so perché sono un oppositore di questo governo, tuttavia dico ai deputati e ai senatori pugliesi di tutti i partiti, cerchiamo di fare un’attività di servizio per gli interessi dei pugliesi”.

La battaglia questa volta non accomuna la Puglia alle regioni del Mezzogiorno, ma la avvicina alle regioni del Nord, in particolare alla Lombardia e al Veneto, che soffrono limiti pro capite di patto analoghi a quelli pugliesi.

“Ho già incontrato i presidenti della Lombardia Roberto Maroni e del Veneto Luca Zaia – ha detto Vendola - perchè finora i provvedimenti dei governi hanno avuto una caratteristica, hanno aiutato le regioni che hanno scialacquato e disamministrato e hanno punito le regioni che invece hanno amministrato in maniera virtuosa, chi ha cioè tanti soldi in cassa, come la Puglia, la Lombardia  e il Veneto. Per questo io mi sono permesso di dire a Zaia e a Maroni che non ci sono differenze poltiche che tengano, quando si tratta di difendere la virtù e gli interessi delle nostre popolazioni”.

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